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Olivastri, il maestro dei talenti del Trapani

Da sempre allenatore delle giovanili oltre che educatore: la sua più grande vittoria arrivò con una sconfitta

Il maestro. Non c’è termine più appropriato per definire Giovanni Olivastri, allenatore da sempre. Nato il 5 dicembre 1937, 82 anni fa, Olivastri è stato il “maestro”, passando tutta la sua carriera ad allenare i giovani, scoprendo talenti in giro per la Sicilia ed insegnando loro ad utilizzare al meglio le capacità. Ma al tempo stesso era anche un allenatore che educava. I suoi calciatori dovevano sempre entrare in campo con le scarpette pulite e la maglietta in ordine, dentro i pantaloncini.

Ha trascorso tutta la sua carriera sui campi polverosi guidando le giovani promesse e si è tolto anche la soddisfazione di vincere, con gli “Allievi” del Trapani, il titolo di campione regionale nella stagione 1979-80.

La sua più grande soddisfazione, però, arrivò da una… sconfitta. A guidare in mezzo al campo quegli “Allievi” c’era Giacomo Modica, un mancino naturale che, però, quando arrivò al Trapani aveva un grande difetto: giocava utilizzando soltanto il piede sinistro. Olivastri non lasciava nulla al caso e, per far utilizzare ai suoi calciatori entrambi i piedi, li obbligava a “fare il muro”. “Eravamo allo stadio e dicevo a lui, come a tutti gli altri – ricorda – di colpire il pallone una volta con il loro piede naturale e quattro volte con l’altro”. I primi risultati non furono entusiasmanti. Tanto che Giacomo Modica, ripeteva ad Olivastri “non sono capace”. “Nessuno nasce sapendo fare le cose, continua. Imparerai” fu l’incitamento del suo maestro. E, così, giorno dopo giorno, Giacomo Modica “scoprì” di poter calciare il pallone anche con un altro piede, il destro.

Nella stagione 1981-82 Modica passò al Palermo, venendo impiegato nella Primavera, ma quando la “Berretti” rosanero affrontò i pari età del Trapani, Modica venne aggregato proprio alla “Berretti” e si trovò contro il suo maestro, Giovanni Olivastri, allenatore dei granata. A decidere il derby in favore del Palermo ci penso Giacomo Modica con un tiro di… destro. Proprio quel piede che aveva cominciato ad utilizzare con continuità nel calciare il pallone soltanto grazie agli insegnamenti di Giovanni Olivastri quando era al Trapani.

Come dopo ogni gol, seguì l’esultanza e la corsa del calciatore verso la panchina. Ma Modica, a sorpresa, non andò dal suo allenatore, bensì proprio da Olivastri, abbracciandolo e lasciandosi andare ad un pianto di gioia. Liberatorio. “Aveva imparato a calciare con il destro grazie a me e quello è stato il suo modo per ringraziarmi” ricorda ancora oggi Giovanni Olivastri. L’emozione fu tanta che Giacomo Modica non volle più rientrare in campo. Non riusciva a rimettere piede nel rettangolo di gioco dopo tutto quello che era successo.

Tra i nati oggi, poi, anche Giuseppe Del Giudice, il “faro” del centrocampo del Trapani negli anni Ottanta che compie 54 anni.

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