Quando arrivò a Trapani era un giovane che sperava di farsi strada nel mondo del calcio. Diventerà il “Roberto Carlos dello Stretto”, già perché Alessandro Parisi, nato il 15 aprile 1977, è a Messina che si metterà maggiormente in mostra, conducendo i giallorossi in serie A.
Cresciuto nel Palermo, Parisi approda al Trapani in vista della stagione 1996-97, torneo nel quale i granata militavano in serie C1 ed erano allenati da Ivo Iaconi. In quella incredibile stagione, con il Trapani che disputa di fatto due differenti campionati tanto da chiudere a ridosso della vetta il girone di andata e retrocedere in C2 al termine dei play-out, Parisi disputa complessivamente 19 partite: 6 in Coppa Italia e 13 in campionato, manifestazione nella quale mette a segno anche un gol, nella vittoriosa trasferta di Sora dove i granata si impongono per uno a zero.
Andato via da Trapani ritorna al Palermo, e poi si trasferisce alla Reggiana e poi alla Triestina, con un doppio salto dalla C-2 alla B in 2 campionati. Quindi, comincia l’epopea al Messina nel 2003-04. Subito promosso dalla B alla A, quindi tre campionati in massima serie ed un altro in B. Passa al Bari e conquista un’altra promozione in A disputando i successivi due tornei sempre con i pugliesi in A e nel 2011-12 si trasferisce al Torino in B, vincendo subito il campionato e ritornando nuovamente in massima serie. Chiude la carriera, quindi, al Messina.