Nella prima C2 i granata si avviano alla retrocessione e contro i calabresi esplode la rabbia per l’ennesimo pari interno e per la beffa della penalizzazione inflitta al Sorrento, in ritardo…
La squadra cercava di salvarsi, ma la strada verso la D sembrava segnata, come avvenne poco dopo. E poi ci fu la notizia della penalizzazione di 10 punti inflitta al Sorrento per vecchie storie, quando, invece, il Trapani aveva chiesto una indagine federale, proprio sui campani, per i risultati dell’ultima giornata del torneo precedente, quello che sancì la retrocessione dei granata dalla C alla nuova C2. Tutto questo rappresentò, di fatto, un mix esplosivo che scaternò i disordini sugli spalti in occasione della partita contro il Rende, valida per la quart’ultima giornata del campionato di serie C2 1978-79, per via dei quali il Provinciale venne squalificato per 4 giornate.
Tutta la vicenda, però, di fatto gira attorno al finale del torneo precedente, il 1977-78, quello della scissione della C in C1 e C2. Occorre concludere il torneo entro il 12° posto per qualificarsi alla C1, ma in quell’anno il Trapani non carbura. Lo fa soltanto alla fine, riuscendo a risalire diverse posizioni e, così, arriva all’ultima giornata con 35 punti, al 14° posto, una sola lunghezza in meno di Pro Cavese e Sorrento appaiate a 36 punti e che si dividevano il 12° ed ultimo piazzamento utile per la C1 dell’anno successivo, e 2 punti in meno della Paganese, undicesima con 37 punti ed ancora teoricamente in lotta per la salvezza. Siracusa (34), Marsala (29), Ragusa (29), Pro Vasto (26), Crotone (24) e Brindisi (24), ormai erano già certe della C2. Il Trapani aveva ancora una possibilità.
I granata avevano in programma lo scontro diretto a Sorrento e vinsero 2-1 grazie ai gol di Cassaghi e Banella. Così arrivarono a 37 punti, scavalcando proprio i campani fermi a 36. Ma le sorprese giunsero da Siracusa dove gli aretusei persero 0-3 in casa con la Pro Cavese, che così chiuse a 38 mantenendo dietro il Trapani, e da Benevento dove i campani, quarti, si fecero superare 0-1 dalla Paganese, la quale, in questo modo, portò a termine il torneo a 39 punti.
La classifica finale, quindi, vide, per le parti basse, al 9° posto appaiate il Matera, la Paganese e la Turris a 39, al 12° (l’ultimo utile per la C1) la Pro Cavese con 38 ed il Trapani 13° con 37 punti, prima squadra a non essere ammessa alla nuova terza serie. Una autentica beffa maturata proprio per via dei risultati di quell’ultima giornata e, così, la società decise di presentare un esposto in Lega. Per tutta l’estate si attese una risposta, ma alla fine non se ne fece nulla, e quindi fu serie C2. Il torneo fu avaro di soddisfazioni per il Trapani ed alla vigilia della gara con il Rende nell’anno successivo, il Sorrento venne penalizzato di 10 punti per vecchie storie, perdendo la possibilità di lottare per la promozione.
A questo punto si materializzò la rabbia dei tifosi i quali, in occasione di quella gara con il Rende, provocarono degli incidenti che ebbero come conseguenza la squalifica del Provinciale per quattro giornate. I granata, infatti, chiusero la stagione ospitando il Cassino a Castelvetrano e poi disputarono le prime tre gare del nuovo torneo, il 1979-80 in serie D ad Alcamo nell’esordio interno con la Nissa, a Castelvetrano quando dovettero ricevere la Grumese e, infine, all’Acquasanta di Palermo nell’ultimo turno in ‘esilio’, contro il Paternò.
