Quando è arrivato in granata, nel 2013-14, era tra i giovani più promettenti. Poi, però, la sua parabola ha preso la curva discendente anche se ha vinto la Coppa di Slovenia
Aveva così tanta voglia di giocare con il Trapani che si autopresentò attraverso i social, cominciando a parlare con i tifosi prima ancora che la società annunciasse il suo arrivo, in prestito, dal Parma. Quella sera di luglio del 2013 ha trascorso ore su Twitter a rispondere a tutti i tifosi che gli chiedevano informazioni.
Francesco Finocchio, nato a Caserta il 30 aprile 1992 e che oggi compie 30 anni, però venne “respinto” dal campo, perché in quel campionato 2013-14, il primo dei granata in serie B, le sue presenze furono complessivamente soltanto 5, 4 in campionato ed una in Coppa Italia. Cui sommare un’altra apparizione con la Primavera. L’esordio assoluto gli ultimi 27 minuti in Coppa Italia contro l’Albinoleffe, l’11 agosto 2013. In campionato, invece, Boscaglia lo utilizzò per la prima volta il 17 novembre nella gara casalinga contro il Novara. Una partita delicatissima per il Trapani che era scivolato dal 2° posto dopo la vittoria con la Reggina per 4-0 alla quarta giornata, fino al 18° posto dopo il ko rimediato a Palermo (0-3) alla tredicesima giornata. Periodo nel quale il Trapani aveva rimediato appena 4 pareggi e 5 sconfitte. In quella gara i granata ritrovarono il successo, superando 2-1 il Novara, quindi giocò le successive gare con Juve Stabia, Lanciano e Cittadella. Poi, a gennaio passò in prestito al Nova Gora, in Slovenia, allenato da Luigi Apolloni, ex difensore del Parma e dell’Italia, dove vince la Coppa di Slovenia segnando la doppietta decisiva nella finale con il Maribor. Rientrato in Italia si accasa in serie C tra Pisa, Pordenone, Padova, Pistoiese, Carrarese, Renate e Mantova.
