L’estremo difensore ha disputato due campionati in granata, tra i più difficili di sempre, ma si è messo in luce per grandi interventi ed anche per un rigore trasformato

Un portiere di categoria. Uno di quelli che riescono a cambiare il corso di una partita, ma che è arrivato a Trapani nel momento peggiore, quando la società stava per alzare bandiera bianca per via dei debiti.

Stefano Bobbo, nato il 12 maggio 1958 e che oggi compie 64 anni, ha giocato con il Trapani per due campionati, nel 1988-89 e nel 1989-90, sempre in serie C2, collezionando complessivamente 64 presenze. E’ arrivato in granata dal Celano e nel suo primo torneo a Trapani ha giocato complessivamente 37 partite, 29 in campionato ed 8 in Coppa Italia, manifestazione nella quale i granata erano arrivati fino agli ottavi di finale. Nel girone eliminatorio il Trapani superò Juventina Gela e Palermo, quindi, nei sedicesimi se la vide con il Giarre. In trasferta finì 2-2 ed al ritorno, al Provinciale 0-0. Così, considerato che non valeva la regola del gol in trasferta che vale doppio in caso di parità nella differenza reti, si proseguì e si arrivò ai rigori con i granata che si qualificarono 5-4 con Stefano Bobbo che calciò il terzo rigore dopo Vitiello e Tricarico, e lo trasformò. Dopo andò a segno pure Ardizzone, mentre Canneva sbagliò consegnando al Giarre la possibilità di qualificarsi, ma Impellizzeri mandò fuori e si proseguì ad oltranza con il Trapani che fece centro con Vitelli, mentre per gli etnei Sciuto colpì la traversa. L’avventura dei granata in Coppa, però, si interruppe nel turno successivo, eliminati dal Brindisi (0-0 in Puglia, 0-2 in casa).

Bobbo restò pure nella stagione successiva, quella della retrocessione con appena 12 punti all’attivo, il minimo storico e quell’anno, le sue presenze furono in tutto 27 tra le 22 di campionato e le 5 in Coppa Italia.