Il centrocampista alcamese è stato tesserato quando i granata militavano in Seconda Divisione, l’ex C2, ed è rimasto quattro campionati e conquistando due promozioni
Il suo volto ed il suo nome incarnano la ‘fame’ del Trapani che ha effettuato la grande scalata, fino a conquistare la serie B.
Giuseppe Pirrone, centrocampista nato ad Alcamo il 13 maggio 1986 e che oggi compie 36 anni, del Trapani, quindi, è stato un simbolo. E’ stato voluto dall’allora allenatore Roberto Boscaglia quando i granata erano appena stati ripescati in Seconda Divisione, l’ex C2. Era la stagione 2010-11 e nessuno si immaginava che sarebbe partita una scalata che ha fatto la storia. Perché in quel campionato il Trapani chiuse la stagione regolare al secondo posto, con 25 presenze per Pirrone, e poi vinse i play-off proprio grazie ad un gol del centrocampista alcamese nella finale di ritorno al Provinciale contro l’Avellino. Un gol da lontanissimo, nei tempi supplementari, che regalò al Trapani il salto di categoria ed il ritorno in terza serie.
A fine campionato è confermatissimo, e, così, è tra i protagonisti del campionato 2011-12 colleziona 32 presenze complessive tra campionato, play-off e Coppa Italia, subendo, pertanto, la doppia beffa prima dallo Spezia e poi dal Lanciano. La voglia di rivalsa è tanta e, così, resta in granata pure nel 2012-13, il torneo della prima storica promozione in serie B. Alla fine per lui le presenze quell’anno furono 22 e venne confermato pure nella stagione successiva, la 2013-14, la prima tra i cadetti. Salendo di categoria, paradossalmente, il suo spazio aumentò e giocò 36 partite in campionato più una in Coppa Italia.
A fine stagione, invece, passò all’Ascoli, in serie C, m riuscì a centrare un’altra promozione tra i cadetti. Ancora oggi è in attività dopo aver militato con Pavia, Taranto, Gela, Locri, Messina ed Akragas, società dalla quale si era separato poco prima dello stop ai campionati per via del Coronavirus due anni addietro.