
Con i granata giocò un anno, in C2, non riuscendo ad evitare la retrocessione in D nella sciagurata stagione 1978-79
Durante il precampionato con la Lazio nel ’66-67 la curva dell’Olimpico gli cantava “sei mejo de Corso”. Poi i biancocelesti persero 1-5 a Firenze alla prima di campionato e, di fatto, sparì. Arrivando, a fine carriera, anche al Trapani e mancando, pure in questa occasione, il bersaglio grosso.
Sono le occasioni mancate il leit-motiv della carriera di Arrigo Dolso, centrocampista dal piede fatato che è nato il 12 novembre 1946 e che è deceduto a Milano nel 2015. Nel ’66 la Lazio lo pagò 95 milioni all’Udinese, ma la sua carriera è stato un continuo passo indietro. A Trapani arrivò in vista del campionato 1978-79, in C2 e finì che da faro divenne comprimario, mettendo assieme soltanto 19 presenze e retrocedendo in D assieme ai granata dopo aver guidato la squadra in seguito all’allontanamento dell’allenatore Rubino.
