Per raggiungere la massima serie occorreva vincere con due gol di scarto la finale di ritorno dei playoff con il Pescara, ma finì 1-1. E la storia granata cambiò…
La fine di un sogno chiamato serie A. Il 9 giugno 2016, sette anni addietro, il Trapani pareggiava 1-1 con il Pescara la finale di ritorno dei playoff e diceva addio alla massima serie. C’era da ribaltare lo 0-2 dell’andata e la partita si era messa nel migliore dei modi, con il gol di Citro dopo pochi minuti. Poi, però, il Pescara ha retto, trovando addirittura il pari nella ripresa con un tiro dalla trequarti di Verre, abile a sfruttare un pallone vagante dopo un rimpallo sull’arbitro.
Di quella partita restano le lacrime di Cosmi a fine gara, consolato da Oddo, l’allenatore degli abruzzesi e suo calciatore in passato, ma anche la grande sportività dei tifosi granata, i quali hanno applaudito la squadra negli ultimi minuti di gioco.
Ma soprattutto, a distanza di sette anni, appare chiaro come quella gara abbia rappresentato la svolta in casa Trapani. In caso di promozione sarebbe stata serie A, con i granata che sarebbero definitivamente entrati nel novero delle grandi del calcio italiano. Invece, l’anno dopo arrivò la retrocessione in C e, dopo un’altra stagione, la fine dell’era Morace.
