Poule Scudetto, Torrisi: “Il Trapani vuole dire la sua”

L'allenatore granata presenta la prima sfida che vedrà i trapanesi impegnati in competizione. Si inizia con l'Altamura

Giornata di vigilia in casa Trapani che si prepara alla poule Scudetto. Una nuova competizione che lo vedrà protagonista, dopo il salto di categoria in serie C. Un motivo d’orgoglio è stata definita da mister Alfio Torrisi in sede di presentazione: “Prendiamo parte a questa bellissima competizione. Questo deve essere motivo d’orgoglio e di gioia per tutti noi e per la città intera. Affrontiamo la prima partita di questo nuovo torneo, dove siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo nei confronti della città. Siamo consapevoli della maglia che indossiamo e dobbiamo fare figura, continuando il nostro percorso anche in questa poule”. 

L’avventura prevede un inizio con un triangolare contro Altamura e Cavese. Due avversari che il tecnico granata teme: Cavese e Altamura hanno vinto i due gironi più complicati della serie D. Questo triangolare sarà quindi una bella occasione per mettersi in mostra e confrontarsi con squadre che hanno giocatori e allenatori importanti”. 

Torrisi quindi si concentra sull’Altamura, guidata dall’ex Giacomarro: L’Altamura è un avversario solido, di categoria, che bada al risultato. Una squadra che ha delle buone trame di gioco con uno dei migliori allenatori che ci sono nella categoria. Un vincente che ha giocatori importanti. In casa ha perso una sola volta. Questo dato fa comprendere la difficoltà della partita”. 

L’allenatore dei trapanesi non si vuole fermare e vuole continuare a vincere: “Il Trapani sta bene ed è spensierato. Abbiamo lavorato con professionalità come sempre. I ragazzi sono stati sempre sul pezzo. Andremo lì consapevoli della nostra forza, rispettando l’avversario e cercando di fare risultato, attraverso una prestazione importante. Nella vita bisogna essere ambiziosi. Abbiamo la possibilità di giocarci due trofei, che possono dare tanto. Chi è ambizioso vuole sempre vincere. Stravincere come ha fatto il Trapani è difficile ed è bello quando viene riconosciuto”. 

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