Nuovi sviluppi agitano le acque in casa Messina, avversario del Trapani in questo campionato di serie C e impegnato nella lotta per evitare la retrocessione diretta. La Procura della città ha avviato un’inchiesta sulle recenti vicende che coinvolgono il club biancoscudato. Sotto la lente degli inquirenti sarebbero finiti il passaggio di proprietà della maggioranza delle quote da Pietro Sciotto ad AAD Invest Group, avvenuto a inizio 2025, e i successivi movimenti finanziari della società. Nelle scorse settimane si è discusso molto di un possibile intervento di imprenditori locali, tra cui Francesco Barbera, che si era offerto per scongiurare penalizzazioni dovute al mancato pagamento degli stipendi, ma l’iniziativa non ha avuto esito.
Le indagini della Procura di Messina sono guidate dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco.
Messina, inchiesta sul club: interrogato Alaimo, Sciotto atteso a breve
Attualmente, il fascicolo aperto dalla Procura di Messina sulla gestione societaria è registrato con il modello 44, ovvero “contro ignoti”. Tuttavia, sono già state formulate le prime ipotesi di reato, che includono truffa e minacce. Le indagini sono state formalmente avviate all’inizio di questa settimana.
Nel frattempo, il procuratore Di Giorgio e il sostituto Monaco hanno già avviato le prime audizioni. I magistrati hanno ascoltato persone ritenute informate sui fatti oggetto dell’inchiesta. Tra queste, hanno già testimoniato Stefano Alaimo, presidente inibito del Messina; Simone Banchieri, allenatore esonerato la scorsa settimana; e Alessandro Failla, segretario del club. L’audizione di Pietro Sciotto, ex presidente e attuale detentore del 20% delle azioni del club, è prevista per lunedì 28 aprile.