Un attaccante… tascabile. Quando il direttore sportivo Daniele Faggiano punta tutto Nicola Citro, nato a Salerno il 27 maggio 1989, sembra compiere un azzardo. Nel Marcianise, in serie D, ha segnato 21 gol, ma la serie B è un’altra cosa.
Infatti, nella prima stagione, nel 2014-15, colleziona 12 presenze, spesso spezzoni, e non segna mai. Nell’estate, però, l’allenatore Cosmi lo vuole tenere in organico, in vista della stagione 2015-16 e Citro esplode: gioca 37 partite in campionato e segna 12 gol, dalla doppietta all’Entella alla rete con la quale il Trapani espugna Salerno nell’ottobre 2015. E poi va a segno anche contro Spezia, Modena, Avellino, Lanciano, Pescara, Cagliari, Vicenza ed Ascoli. Il meglio, però, arriva nei playoff con 3 presenze e 2 reti, nella semifinale di ritorno con lo Spezia e, dopo la panchina nella finale di andata a Pescara, mette a segno la rete che sblocca il punteggio nel ritorno con gli abruzzesi. Un gol arrivato dopo 5 minuti e che fa letteralmente esplodere il Provinciale che sogna di ribaltare lo 0-2 dell’andata.
Resta anche per il 2016-17, ma il suo rendimento è diverso: gioca 30 partite in campionato e segna 5 gol, sprecando nei minuti finali dell’ultima partita a Brescia l’occasione per pareggiare 2-2 e consentire al Trapani di arrivare quantomeno ai playout. Al termine del torneo i granata, quindi, retrocedono e lui si trasferisce al Frosinone dove, però, non trova grande spazio. Conquista la promozione in A, ma i ciociari lo spediscono in prestito a Venezia per ritornare nel Lazio e poi andare al Bari. Negli ultimi anni tante squadre e poche gioie: Pistoiese, Casarano, Matera e Brindisi.