L’ex attaccante granata in udienza, come testimone per i danni provocati alla sua automobile, non risponde ad alcune domande del magistrato
“Non capisco l’italiano”. Così M’Bala Nzola ha riferito in udienza nelle settimane scorse a Trapani, chiamato dal Tribunale di Trapani come testimone per i fatti che lo hanno visto, suo malgrado, protagonista nel maggio del 2019.
I fatti risalgono al 24 maggio 2019, quando il calciatore sorprese un giovane, armato di coltellino, intento a forargli le gomme dell’autovettura in via Orfani. Nzola stava tornando alla propria auto quando vide il vandalo in azione. Il calciatore prima ha chiesto aiuto ai clienti di un locale, poi ha spaccato contro il muro una bottiglia di vetro per spaventare il vandalo che si è dato alla fuga. Un gesto che gli provocò una ferita alla mano.
Nel corso della testimonianza dei giorni scorsi, l’attaccante ha quindi deciso di non rispondere ad alcune domande del giudice, rifugiandosi alla dietro la scusa della lingua. Nzola, infatti, gioca in Italia dal 2016, comunicando senza grossi problemi con i propri compagni di squadra.