L’allenatore dei granata nella stagione 2004-05, torna a parlare di quella che fu la sua squadra e affronta anche altri argomenti legati all’attualità

Anche un solo anno da allenatore a Trapani non si dimentica facilmente e mister Dario Golesano lo sa bene. Pupillo di Zeman, allenatore professionista, e docente di scienze motorie, Golesano è un uomo di calcio a tutto tondo. Fedele alla filosofia di Zeman, di cui è stato il “secondo” nell’esperienza del tecnico boemo al Fenerbache, in Turchia, tra le sue esperienze da allenatore anche quella al Trapani.

Ed è lui stesso a raccontare l’esperienza vissuta da tecnico. «Quando sono arrivato al Trapani il presidente era Birrittella e il direttore sportivo Pergolizzi. Mi sono trovato molto bene in città e i tifosi erano molto vicini alla squadra; c’era entusiasmo e partecipazione. Nel mio anno al Trapani ho cercato di trasmettere quella che è la mia idea di calcio, cioè quella di un calcio propositivo. Quando arrivai eravamo in serie D e ci stavamo rilanciando. La dirigenza aveva costruito una squadra con molti calciatori giovani per dare una prospettiva al Trapani e nel girone d’andata eravamo in zona play-off, e con l’innesto di altri due giocatori nella fase finale del torneo saremmo riusciti a fare ancora meglio. Quell’anno ricordo delle vittorie con avversarie importanti e competitive nella categoria: Alcamo, Paganese, Sapri, il doppio derby con il Marsala. Per me quella con il Trapani è stata un’esperienza importante».

Il Trapani di oggi
«Ho visto la partita con l’Empoli ed ho trovato una squadra viva e molto organizzata. Castori è riuscito a dare il giusto equilibrio alla squadra. Se il Trapani giocherà le partite rimanenti come ha giocato con l’Empoli per la salvezza può farcela».

Coronavirus
«È stato giusto fermarsi vista la situazione attuale. Sicuramente una sosta, che sia di una settimana o di un mese può influire sul rendimento dei giocatori, ma è stata una scelta corretta; anzi, per fermare il contagio, secondo me ci si poteva fermare pure prima. Per adesso è importante fermare tutto».

Zeman
«Conosco molto bene Zeman per essere stato a stretto contatto e aver lavorato con lui. In Italia e in Europa è sicuramente il top per un certo tipo di calcio ed è un maestro di spessore elevato. Ancora oggi, per l’idea che ha lui del gioco del calcio, è un punto di riferimento assoluto per tutti quegli allenatori che seguono una certa filosofia. Ricordo ancora quando gli allenatori stranieri venivano ad assistere agli allenamenti e noi collaboratori seguendolo abbiamo imparato e visto delle cose pazzesche».

Mister Golesano, l’anno scorso collaboratore tecnico all’Empoli, attualmente è impegnato a trasmettere le sue conoscenze tecniche e tattiche agli allenatori, tenendo dei corsi di aggiornamento per i suoi colleghi. Prossimamente, nell’ambito di questi corsi, sarà anche a Trapani.