Dopo l’estromissione della società granata, prima il Tribunale Federale Nazionale e poi la Corte Federale d’Appello non hanno punito il club trapanese per la trimestrale
C’è voluta l’estromissione del Trapani per vedere i primi ricorsi vinti in sede sportiva per la formazione trapanese. La società granata, infatti, nella stagione 2019/2020 è stata protagonista in sede di tribunali sportivi e amministrativi, oltre che sul campo, e spesso è uscita sconfitta davanti le decisioni dei giudici.
Il penultimo deferimento al Tribunale Federale Nazionale riguardava la mancata presentazione della trimestrale entro il 30 giugno scorso, cioè il bilancio preventivo dei mesi gennaio, febbraio e marzo.
Per la prima volta i due organi di giustizia sportiva, Tribunale Federale Nazionale e Corte Federale d’Appello, non hanno inflitto alcuna sanzione nei confronti del Trapani.
La procura federale chiedeva una multa di ventimila euro nei confronti della società granata ed un mese di inibizione alla presidente, mai conosciuta dai tifosi trapanesi, Monica Pretti. I giudici però hanno respinto le accuse nei confronti del Trapani, dando ragione alle azioni del club trapanese, che ha depositato la trimestrale entro il 10 luglio, come previsto dal comunicato ufficiale della Figc 247/A, emanato il 26 giugno 2020.