La formazione biancoverde contro il Paternò ha sofferto molto nella fase di costruzione di gioco: il centrocampo non ha dato l’equilibrio necessario per il 4-3-3

La sconfitta del Dattilo in quel di Biancavilla contro il Paternò fa volare basso la formazione del presidente Mazzara costruita per il raggiungimento della salvezza al primo campionato nella sua storia in serie D.

Le due vittorie consecutive contro Messina e Roccella avevano galvanizzato l’ambiente in altri obiettivi. Le pressioni della provincia, essendo il Dattilo la prima realtà nel territorio, non hanno portato benefici.

Un peso che la squadra di mister Ignazio Chianetta che sembra incombere nel modo in cui sono giunte le due sconfitte contro San Luca e Paternò. Gare che i biancoverdi hanno affrontato con nervosismo, senza riuscire a produrre un gioco corale.

Nelle due sconfitte, il Dattilo è apparso assai sbilanciato in avanti e, allo stesso tempo, gli attaccanti si sono ritrovati con pochi palloni tra i piedi. Il centrocampo, spesso, invece ha corso a vuoto e non è riuscito a fornire quell’equilibrio necessario nella fase di costruzione di gioco per un modulo offensivo, come il 4-3-3.