L’ex centrocampista granata ritorna sulla sua esperienza trapanese, con quella finale persa con il Pescara che rappresenta il punto più alto dello sport dell’hinterland
Trapani lascia il segno ed è l’ultima casacca indossata da Maurizio Ciaramitaro in carriera. Quattro anni di gioie nel periodo più florido della maglia granata: «Avevamo una squadra che se la giocava con tutti – ricorda l’ex centrocampista granata a tuttoc.com -, i compagni avevano davvero fame e pochissimi avevano giocato almeno una partita in B. C’era gente che si mangiava il campo».
Il rimpianto più grande rimane quella finale playoff contro il Pescara, ad un passo dal sogno Serie A per una piccola realtà con Cosmi in panchina. «Quante lacrime abbiamo versato, è il rammarico più grande della mia carriera».
Dalla serie A sfiorata alla retrocessione in serie C prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo. «E’ stata sbagliata la strategia, quando perdi un campionato del genere devi cambiare tutto. Noi prendevamo scoppole dopo scoppole e siamo retrocessi». Trapani però rimane una delle pagine più belle della carriera di Ciaramitaro.