Il 31 maggio era la data ultima per “avere le idee chiare”. Ora è necessaria una decisione per non correre il rischio di partire in ritardo come l’ultimo anno
La road map c’è. Adesso bisogna rispettarla. Michele Mazzara, l’attuale presidente del Trapani, aveva sottolineato che il 31 maggio era la data ultima entro la quale “avere le idee chiare” su come muoversi rispetto alle tre proposte in essere per il futuro del club granata.
Adesso, quasi una settimana dopo quella data, si susseguono le voci, anche dei diretti interessati, come La Rosa è a tutti gli effetti il patron in pectore. “Ormai siamo d’accordo un po’ su tutto, fra un paio di settimane contiamo anche di definire gli aspetti formali e presentarci evidentemente alla stampa e ai tifosi” ha spiegato nei giorni scorsi. Nel frattempo si vanno delineando le figure che comporranno la società, dal direttore generale al direttore sportivo. La piazza, adesso, attende, perché dopo anni di delusione, evidentemente c’è grande aspettativa. Ma la frase “fra un paio di settimane” rischia di far scivolare la cessione del club a fine mese, con il rischio, poi, di ritrovarsi ancora una volta a partire in ritardo, un po’ come accaduto l’estate scorsa, anche se in quel caso si era pure andati oltre.
Trapani ormai a un passo dalla serie C