Il presidente accusa trapanigranata.it per aver pubblicato una nota “anonima”, ma dietro a quelle parole c’è un genitore che è stato tutelato insieme al figlio
Fornire informazioni, senza fare pettegolezzi. E’ questo l’obiettivo che trapanigranata.it persegue sin dal primo giorno in cui il portale è online. E, da allora, lo abbiamo fatto, sempre. Raccontando quello che accade intorno al mondo del Trapani.
Per il presidente Marco La Rosa la lettera di un genitore del settore giovanile granata, nella quale lo stesso evidenziava le difficoltà che vivono le tre formazioni giovanili, non doveva essere pubblicata perché “sono state dette tante cose inesatte”. Il numero uno granata bolla quelle parole come una “pseudo lettera che comprende una serie di idiozie non degne di commento” e che essendo anonima, “non andrebbe pubblicata, perché bisogna prendersi le responsabilità” o, ancora che “non doveva essere pubblicata perché dice corbellerie”.
La redazione di trapanigranata.it ha pubblicato quella lettera in forma anonima per tutelare il giovane calciatore. La lettera, infatti, è pervenuta alla redazione con tanto di nome, cognome e tutti i recapiti possibili riguardanti il genitore del ragazzo. Poi, è stato deciso di pubblicata in forma anonima per evitare possibili conseguenze al calciatore.
Per il presidente La Rosa quella lettera non andava pubblicata, ma la linea editoriale di trapanigranata.it non la decide il numero uno del Trapani. Ciascuno deve adoperarsi all’interno della propria sfera di competenza. con rispetto dei ruoli. La redazione di trapanigranata.it, infatti, non si è mai permessa di fornire consigli al presidente pro-tempore del Trapani (chiunque esso sia o sia stato) sulle modalità con le quali si sarebbe dovuto, o si dovrebbe, portare avanti la società.
Ad ogni modo, ci sarebbe piaciuto anche ricevere dal presidente La Rosa una replica, richiesta più volte, in merito alle casacche. Il genitore, infatti, aveva evidenziato come le 3 squadre giovanili hanno a disposizione solo 2 serie di maglie. E, così, “tra venerdì e lunedì c’è quindi la corsa per asciugare le maglie da indossare nuovamente, il tutto scongiurando anche le possibili piogge, considerando l’avvicinarsi dell’inverno. Senza parlare dell’assenza dei borsoni, con i ragazzi costretti ad andare in trasferta con quelli delle loro vecchie squadre”.