L’attaccante oggi in forza allo Spezia ricorda i suoi mesi in granata. La panchina con Italiano è stato un segnale per la sua carriera
M’Bala Nzola è terzo nella classifica cannonieri della serie A: solo Osimhen e Lautaro hanno fatto di meglio. Un cammino lungo il suo, fatto di alti e bassi, ma che fanno di lui uno di punti di riferimento dello Spezia in massima serie.
A Trapani gli appassionati granata lo sanno bene e proprio sulla sua esperienza trapanese l’attaccante racconta: “Alla Virtus Francavilla avevo preso 8 giornate di squalifica per una reazione sbagliata. A Carpi stavo fuori. E a dir la verità, anche a Trapani inizialmente il campo lo vedevo poco”.
Nel corso dell’intervista rilasciata a “Cronache di Spogliatoio” Nzola poi continua: “Andavo da Italiano e gli dicevo: «Cavolo, è la Serie C e non gioco?». Mi chiedevo se fossi scarso, non riuscivo a capire. Ma quei mesi mi hanno fatto maturare: presi coscienza del fatto che non fosse tutto dovuto, dovevo faticare e lavorare per avere un posto in squadra”.