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Non c’è pace per il Trapani, indagato Fabio Petroni

Il patron dell’Alivision dal 21 giugno al 9 luglio scorso sarebbe stato socio dei granata e della Juve Stabia

Tempi duri per il Trapani. Dopo gli acquisti di Biabiany e Grillo, essersela cavata con una ammenda per le referenze bancarie “non genuine” e la vittoria ottenuta sabato a Livorno, a tenere banco tornano le questioni societarie. Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, infatti, Fabio Petroni, patron dell’Alivision e componente del CdA granata, sarebbe indagato dalla Procura federale.

I pm avrebbero evidenziato la partecipazione di Fabio Petroni nel capitale sociale del Trapani e della Juve Stabia per poco più di due settimane, nel periodo compreso tra il 21 giugno ed il 9 luglio scorso.

Il Trapani ne risponderebbe per responsabilità diretta, così come Petroni, per il quale, però, il quadro accusatorio sarebbe più grave, considerato che dovrebbe rispondere anche di violazione dei principi di lealtà e correttezza.

Già soltanto l’avvio del procedimento comporta la sospensione dei contributi federali, fino ad eventuale pronuncia definitiva favorevole alla società al termine del procedimento. Nel caso in cui, invece, l’illecito dovesse essere riconosciuto, il rischio è perfino la non ammissione al campionato di competenza.

Le indagini avviate dalla Procura federale riguarderebbero, nello specifico, non soltanto Fabio Petroni, ma anche altri amministratori della Juve Stabia (Martinelli, Comito, D’Elia, Di Maio, Manniello e Parente) e sotto la lente d’ingrandimento dei pm federali sarebbe finita pure Paola Iracani, ex presidente del CdA del Trapani “per avere posto in essere, con atto del 28 febbraio 2019, una cessione di credito tra la società Trapani calcio srl e la società Liberty Lines spa, in virtù della quale la prima è divenuta contro-garante di Banca Intesa Sanpaolo, a fronte della fidejussione da quest’ultima rilasciata alla Lega Pro”.

Un avviso di conclusione indagini, infine, sarebbe pervenuto anche per Maurizio De Simone, ex amministratore delegato Fm Service ed appena inibito dal Tribunale Federale per le referenze bancarie non genuine, ed a Luigi Foffo, presidente del CdA di Alivision. Ad entrambi la Procura imputerebbe la mancata presentazione della documentazione attestante i requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria in seguito all’acquisizione del pacchetto azionario del Trapani.

Fece molto discutere un tweet della Juve Stabia risalente al 20 aprile a firma di Fabio Petroni, dopo la promozione in serie B dei campani, in favore proprio del Trapani, che conquistò la cadetteria solo dopo i playoff.

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