
Il neotecnico granata nel corso della conferenza stampa di presentazione ha spiegato il suo modo di lavorare con l’utilizzo dell’informatica e degli smartphone
Fabrizio Castori è da giovedì il nuovo tecnico del Trapani. Nel suo staff ha portato con sé il figlio Marco, che lo ha seguito nelle sue ultime avventure di Carpi e Cesena.
Marco Castori ricopre il ruolo di match analyst: una figura sempre più presente all’interno del reparto tecnico delle formazioni. Il match analyst il più dei casi è un allenatore con abilità nel videomaking. Un tecnico quindi che filma le gare e gli allenamenti degli atleti, evidenziando i loro punti forza e di debolezza.
«A Carpi abbiamo iniziato a lavorare con la tecnologia – ha detto Fabrizio Castori -, attraverso i droni e videocamere che servono per riprodurre gli errori da correggere e ciò che invece funzione. Mio figlio se la cava con il computer, sapendo inserire le animazioni all’interno di un video, al contrario di me e per questo l’ho portato con me».
Il neotecnico granata si tiene al passo con i tempi: «Ritengo che sia utile tale lavoro al giorno d’oggi e abbiamo ottenuto dei risultati. Vengo da una carriera lunga: tanti anni fa il calciatore era diverso come persona. Si evolve la società e le generazioni cambiano. I calciatori di oggi sono tecnologici e non amano ascoltare molto. Il loro terreno è la tecnologia, quindi invio i video inizialmente personalmente, mentre poi analizziamo anche le situazioni di reparto e di squadra. Un lavoro di correzione e scouting è utile perché rapportato ai tempi di oggi».
