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Petroni, Pace e Marino spiegano la ripartenza del Trapani

Presentato giovedì il nuovo Consiglio d’Amministrazione dei granata con la nuova presidenza e i nuovi consiglieri che daranno la “sicilianità” al club

Parla Fabio Petroni in rappresentanza dell’Alivision, proprietaria del 100% del Trapani:
CAMBIO CDA
«Esprimo la soddisfazione per le scelte fatte in questi giorni. Avere nel CdA Pino Pace e Massimo Marino è una grande soddisfazione. Era un nostro obiettivo integrare la realtà calcistica con il tessuto economico territoriale. Con loro riteniamo di avere una rappresentanza di grande spessore».

IMPEGNO
«È nostra ferma intenzione continuare e rafforzare il nostro impegno in Sicilia, non solo nel calcio. Stiamo cercando di dare un contributo per il rilancio dell’aeroporto di Birgi ed anche in altri settori vogliamo ampliare i nostri progetti imprenditoriali: con e per la Sicilia. Vogliamo rendere il Trapani una società modello che è stata recentemente completamente risanata».

ACQUISTO DELLE QUOTE DALLA FM SERVICE ED EVENTUALE RETROCESSIONE
«Con la precedente proprietà si è esaurita la fase cautelare sotto il profilo civile. Attendiamo una fase di merito nella quale si aprirà un procedimento per i 350mila di fideiussione. L’ultimo pagamento alla FM Service non è stato effettuato poiché non vi era un conto riconducibile alla società. Per la risoluzione del contratto secondo i nostri avvocati serve un provvedimento di merito: oggi la proprietà è certa ed è di Alivision. Abbiamo delle ragioni giuridiche per non procedere nei pagamenti delle quote. È interesse di tutti chiudere prima la situazione. Abbiamo preso un impegno con la città: in caso di C non ci squaglieremo. Ci sono requisiti molto rigidi nell’acquisto della proprietà: chi ha presentato referenze bancarie non genuine non potrà essere proprietario di una società di calcio. Non siamo preoccupati per le azioni giudiziarie e non abbiamo nessun procedimento per eventuali penalizzazioni».

SALVEZZA
«La nostra preoccupazione è quella di mantenere questa benedetta categoria. Sapevamo di partire con un handicap, nella quale è stata commessa una sottovalutazione della serie B. Abbiamo cercato di recuperare questo gap: oggi siamo fiduciosi che stiamo facendo una squadra è competitiva. Dobbiamo fare un grande girone di ritorno che metta in B in salvo. Chiediamo a tutti di dare il massimo ed ognuno deve fare la propria parte».

HELLER
«Non intenzione di fare polemiche, ringrazio Heller per ciò che ha fatto per il Trapani. Da parte nostra tutti gli accordi sono stati rispettati con comportamenti più generosi rispetto a quanto previsti. Se si fossero palesati dei nuovi investitori ne avremmo discusso. Ciò non è accaduto, seppur previsto nei contatti con il dottor Heller per il 25%.».

BUDGET
«Nel budget che abbiamo presentato in lega il costo del lavoro è di  6,6 milioni di euro. Soldi che non abbiamo ancora investito e che intendiamo utilizzare per coprire le spese in corsa. Pensavamo di poter risparmiare, ma ci siamo accorti di dover provvedere. Vorremmo fare un mercato di gennaio a costo zero: con le uscite vorremmo pagare i nuovi acquisti. Il numero dei rinforzi sarà inferiore rispetto a quello delle uscite. Entreremo nel budget già previsto. I conti ed il costo del lavoro sono delle variabili sotto controllo e monitorate anche dalla Covisoc. Non abbiamo preoccupazioni».

MERCATO
«Grazie al mercato di gennaio portato avanti dal direttore Luca Nember riusciremo a lavorare, nonostante le grande incertezze paventate intorno al Trapani. Contro l’Ascoli non avremo una rosa completa, ma ci potrebbero essere delle sorprese con nuovi innesti. Noi tutto ciò che dovevamo fare compatibilmente con il budget. L’arrivo di Sow è importante per noi. Strandberg, Biabiany e Grillo, a detta di Castori si stanno comportando bene. Siamo un cantiere aperto».

STADIO
«Per ogni società che vuole strutturarsi in modo importante lo stadio rappresenta uno spartiacque. Questo è lo spirito che ci ha anche spinto nell’investire sul settore giovanile, nella foresteria nella futura sede legale. A settembre abbiamo manifestato alla Provincia il nostro interesse di voler acquistare lo stadio per il nostro Trapani: ci sono dei tempi tecnici da dover rispettare». 

Parla Giuseppe Pace, nuovo presidente del Trapani:
«Ho avuto dei ripensamenti i primi giorni dell’anno. Poi ho deciso di accettare, mettendo il mio massimo impegno. Dobbiamo fare in modo di restare in B. La proprietà ha dato un segno tangibile con l’innesto di nuovi giocatori. Il Trapani Calcio deve essere il fiore all’occhiello della regione. Cercherò di fare squadra con tutte le persone che lavorano nel Trapani: ritengo un aspetto fondamentale per raggiungere la salvezza. A fine campionato vedremo dove dobbiamo arrivare. Ho accettato quest’offerta per amore del territorio. Noi metteremo a disposizione del Trapani tutte le nostre conoscenze e amicizie per permettere di investire in questo territorio».

Parla Massimo Marino, consigliere delegato alla comunicazione, marketing e relazioni esterne:
NOMINA
«Abbiamo assistito a tanti commenti in merito al nostro inserimento. Ringrazio Alivision e Petroni per la scelta fatta nei nostri confronti. La proprietà non ci ha dato nessun obiettivo economico: io e Pace cercheremo di sensibilizzare il territorio con quelle aziende che finora non si sono avvicinati».

TERRITORIO
«Siamo la massima espressione calcistica in Sicilia: da trapanese sarei orgoglioso di vedere lo stadio pieno anche di cittadini della provincia. I protagonisti restano però i giocatori. Il Trapani Calcio deve stare a cuore a tutti. Stiamo allestendo una squadra competitiva per la salvezza. Credo che con il territorio si possa fare di più ed entro gennaio avremo le idee più chiare. I risultati faranno la differenza anche per il tipo di supporto che potremmo avere».

COMUNICAZIONE
«Vorrei che la società inizi un periodo di pacificazione con la stampa nel rispetto dei ruoli. È un augurio e uno spirito che troverà accoglienza nella proprietà. Insieme al direttore Mangiarano stiamo lavorando ad un’area hospitality. Mi confronterò con gli attuali collaboratori su eventuali contributi da dare in questo campo».

 

 

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