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Trapani, contro il Venezia Pettinari in uno stato di grazia… assoluta

Prova più che sufficiente per i trapanesi. Bene anche la difesa con Strandberg che ormai è il leader del reparto e con lui crescono pure Fornasier e Scognamillo. Le uniche insufficienze a Kupisz ed a Biabiany

Carnesecchi, 6. Tocca il primo pallone solo nella ripresa, con un tiro di allegerimento del Venezia. Praticamente inoperoso per tutta la partita e sul gol di Aramu non può nulla.

Fornasier, 6. Uno degli ex di turno gioca una buona partita. Non soffre in difesa, ma spreca una ghiotta occasione nel primo tempo, sparando addosso a Lezzerini che ringrazia.

Strandberg, 6,5. Il norvegese ormai è diventato il leader della difesa. La conduce a suo piacimento ed accanto a lui sono cresciuti anche Fornasier e Scognamillo. Buon viatico per la parte finale del torneo.

Scognamillo, 6,5. Il capitano tira fuori la sua migliore prestazione stagionale. Zero errori, magari qualche entrata dura rischiando il giallo che non è arrivato. E lui ringrazia.

Moscati, 6. Fino all’infortunio aveva disputato una buona partita. La classica partita alla Moscati. Tanto lavoro oscuro, ma anche tanti palloni toccati. Poi, però, il ginocchio si è girato. Ora si teme un lungo stop. (24’ Kupisz, 5,5 – Entra a freddo e si perde Aramu che fa gol. Un episodio che pesa come un macigno sul polacco. Poi disputa una buona gara per intensità ed iniziativa, anche se spesso, soprattutto nel primo tempo, si pesta i piedi con Taugourdeau)

Luperini, 6. Gara di sostanza per il centrocampista ‘tuttofare’. Prova a farsi valere in un paio di mischie, dove ormai sta diventando specialista, ma questa volta non gli riesce il tocco magico.

Taugordeau, 6,5. Partita di sostanza per il metronomo del centrocampo. Si rende pericoloso pure su punizione, fornendo l’assist a Pettinari. Ha avuto sul piede anche il pallone della vittoria, ma la sua punizione, da poco fuori l’area, è finita addosso alla barriera.

Coulibaly, 6,5. Ma quanto ha corso. Tantissimo, fermando gli avversari ed ha mostrato pure di avere tanto coraggio. Ha provato più volte il tiro da fuori e nel secondo tempo colpendo pure al volo. Altri, magari, non avrebbero provato per paura della figuraccia.

Del Prete, 6. Torna titolare e si riappropria della fascia. Ha spinto tantissimo e più che essere il quinto difensore, è stato una spina nel fianco della difesa del Venezia. Ha anche provato la conclusione a rete. Bentornato. (73′ Evacuo, 6. Appena entrato in campo, il Trapani pareggia. Quasi come se bastasse la sua presenza. E nel finale, quando i granata hanno praticamente quattro attaccanti, lui è sempre lì, alla ricerca di quella occasione che, però, non arriva).

Biabiany, 5,5. Ancora non convince appieno. Spreca una ghiotta occasione davanti a Lezzerini, ma il mancato rigore nasce da una sua intuizione. Quando esce dal campo mostra insofferenza. (64′ Dalmonte, 6. L’ex Lugano entra ed il Trapani cambia marcia. Nei primi 20 minuti della ripresa il Venezia aveva chiuso gli spazi, lui li scardina con le sue giocate e prova pure la giocata personale. Ma Lezzerini ha parato).

Pettinari, 7. Sta vivendo in uno stato di grazia. Difende, recupera palloni, si propone, dribla gli avversari, tira e, soprattutto segna. E’ l’attaccante modello che ogni allenatore vorrebbe. Nell’azione del gol ‘brucia’ Lakicevic e sigla la decima rete in campionato. Il suo record assoluto di 13 è vicino.

Castori, 7. Aveva preparato una partita ‘gagliarda’. E, nonostante l’imprevisto del vantaggio del Venezia, i suoi ragazzi non hanno perso la busola. Tutto merito suo e chi dice che pensa prima a difendersi si deve ricredere vedendo il finale di partita, con quattro attaccanti.

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