Il presidente Tommasi ha chiarito il suo pensiero nel corso della trasmissione ‘Che tempo che fa’, spiegando che ‘per ora facciamo il nostro dovere e stiamo a casa’
Damiano Tommasi ha le idee chiare sull’emergenza Coronavirus e non si fa illusioni sui tempi di ritorno alle partite di calcio. Del resto, per il momento, l’obiettivo è rallentare il contagio.
Così il presidente dell’associazione italiana calciatori è intervenuto, domenica sera, nella trasmissione ‘Che tempo che fa’ su Rai2 ed ha chiarito il suo pensiero sul momento nel quale si potrà tornare a giocare a calcio. Al momento il decreto del presidente del consiglio dei ministri sospende l’attività fino al 3 aprile, ma Tommasi pensa che lo stop si protrarrà per ben altro tempo.
‘Fermare i campionati è stato complicato, come chiedere ai cittadini di rimanere in casa: in molti ancora non ne capiscono l’importanza e il calcio doveva lanciare un messaggio chiaro – sono state le sue parole -. Penso sia impossibile tornare a giocare subito dopo il 4 aprile, il nostro auspicio è ricominciare fra fine maggio e inizio giugno ma questo se va tutto come deve andare. Per ora facciamo il nostro dovere e stiamo a casa. L’Europeo? L’Uefa ci deve aiutare se vuole far finire i campionati e rinviarlo’.