L’ex portiere ed allenatore Giovanni ed il figlio Simone, attaccante, accolgono l’invito di trapanigranata.it e lanciano un messaggio a tutti, sportivi e non: per sconfiggere il Coronavirus occorre restare a casa
Di parate ne ha fatte tante Giovanni Guaiana. Se oggi il Trapani è in B il merito è anche suo, con il rigore parato a Bisceglie nella semifinale play-off di Eccellenza nel 2008, che permise ai granata di andare in finale contro il Ricigliano e poi essere promossi in serie D.
Adesso Giovanni Guaiana intende parare anche il Coronavirus, la pandemia che ha ucciso migliaia di persone, quasi 1.800 soltanto in Italia. Il governo ha chiesto di limitare gli spostamenti da casa soltanto per lavoro o necessità, ma sono troppi gli italiani che non rispettano queste disposizioni, come testimoniato dalle oltre 20 mila denunce effettuate dalle forze dell’ordine. Ed allora Giovanni Guaiana, assieme al figlio Simone, oggi attaccante del Castellammare, in Eccellenza, rivolge un appello a tutti: restiamo a casa, uniti ce la faremo.