Le dimissioni del tecnico veneto, legate alla volontà di rimanere vicino alla sua famiglia che si trova in una delle zone più colpite dal Covid-19, sono arrivate come un fulmine a ciel sereno. Adesso la società calabrese è alla ricerca di un sostituto
Una decisione inaspettata quella di Bepi Pillon, ma dal punto di vista umano comprensibile. Pillon non è più l’allenatore del Cosenza, e adesso la società calabrese deve individuare un nuovo tecnico che possa assumersi l’onere di portare a termine la stagione, se e quando la stessa riprenderà. Il fattore tempo gioca comunque a favore del Cosenza, in quanto non c’è la necessità di fare delle scelte in un lasso di tempo di pochi giorni; anzi il club del presidente Guarascio, vista la sospensione dei campionati, avrà la possibilità di procedere ad una scelta più ponderata.
E tal riguardo le opzioni sul tavolo sono diverse. Quelle di più facile ed immediata attuazione sono rappresentate dal ritorno in panchina di Piero Braglia, a circa un mese dall’esonero, e quella di puntare sulla soluzione interna rappresentata da Roberto Occhiuzzi a cui è stata affidata temporanemente la gestione della prima squadra. Quest’ultimo, infatti, è stato il secondo sia di Braglia sia di Pillon, e conosce bene la squadra e le dinamiche interne. Oppure ci potrebbe essere la terza via rappresentata da un altro allenatore, anche se al momento non filtra nessun nome.
E sulla scelta interna, cioè quella di Occhiuzzi, potrebbe pesare la volontà del numero uno del club Guarascio, che stima il giovane tecnico che ha cominciato a lavorare in società nel settore giovanile. A questo punto, però, rimane da capire quale sarà la posizione del direttore sportivo Stefano Trinchera, che dopo l’esonero di Braglia, si era opposto con forza ad una soluzione interna.
Pillon, ai microfoni di Sky Sport, spiega i motivi della scelta di lasciare la panchina del Cosenza: «Ho rinunciato a dei soldi, certo, ma in questo momento non sono la priorità per me. Spero che la mia decisione venga rispettata. A casa ho una moglie e dei figli. Scherzi? Cosa pensavi che facessi? Fermarmi a Cosenza per mesi? Le persone a cui vuoi veramente bene devono essere sempre al primo posto, soprattutto in questi momenti complicati e di tensione. Io non le lascerei mai sole».