Con la cessione al Palermo, i granata, dopo aver onorato i pagamenti in favore del Floriana per i primi due anni, avrebbero improvvisamente smesso di inviare quanto dovuto
«Quanto sta accadendo è inqualificabile, nel 2020 comportamenti come quelli assunti dal Trapani non possono essere più tollerati. E poi ci si lamenta che i campionati non sono regolari… ».
Questo è il commento del legale del club maltese, Mattia Grassani, attraverso le colonne del Corriere dello Sport.
Il contenzioso tra il Trapani e il Floriana si aggirerebbe a circa 80 mila. Il club granata infatti acquistarono il calciatore brasiliano con un corrispettivo fisso oltre al 40% sulla futura rivendita.
Il trequartista nel 2017 venne trasferito al Palermo per 1,4 milioni di euro, così maturando il bonus ‘sell on fee’ di 560.000 euro riconosciuto dal Trapani in favore dei maltesi. Dopo aver onorato i pagamenti in favore del Floriana per i primi due anni (2017-2018 e 2018-2019), in questa stagione la società trapanese avrebbe improvvisamente smesso di versare quanto dovuto dopo le prime 3 rate (ne mancano ancora 6 prima del saldo).
Per questi motivi, nonostante numerosi solleciti bonari e ripetute rassicurazioni ricevute dai dirigenti granata circa l’imminente estinzione del debito, il Floriana ha inviato una diffida formale senza ricevere risposta e, conseguentemente, ha attivato il procedimento accelerato previsto dal Regolamento FIFA in caso di mancato rispetto degli impegni contrattuali senza apparente motivazione, chiedendo la condanna del Trapani al pagamento delle rate maturate e non corrisposte, pari ad € 80.000, oltre interessi, nonché l’applicazione di sanzioni disciplinari.