A sostenere questa tesi è il quotidiano La Repubblica in un articolo che analizza il numero dei contagiati fra Milano, Bergamo e la comunità di Valencia
I contagiati da Coronavirus nella provincia di Milano hanno superato quelli della provincia di Bergamo. Ed a fare da detonatore sarebbe stata la partita di Champions tra l’Atalanta ed il Valencia, tenutasi a San Siro il 19 febbraio.
Il virus era già presenta in quella data sia a Valencia che nella Bergamasca. In Spagna il primo decesso è avvenuto il 13 febbraio proprio a Valencia, come confermato il 3 marzo da Ana Barcelo, responsabile della sanità a Valencia in seguito alla riesumazione della vittima e la conseguente autopsia. Il 14 febbraio, invece, in una trattoria nelle vicinanze di Nembo, nella Bergamasca, si è tenuto un banchetto ed un uomo tra i presenti, poi, risulterà positivo al Coronavirus, con l’Asl che andrà alla ricerca di tutti i commensali.
L’ipotesi riportata da La Repubblica, quindi, è che quando i tifosi di Atalanta e Valencia si sono recati a San Siro, il Coronavirus era già presente nelle due zone dei due Paesi e quella festa di sport si sarebbe trasformata in una Samarcanda, considerato l’esodo dei bergamaschi a Milano, circa 45 mila persone, oltre ai tifosi spagnoli, ed il conseguente contatto con i milanesi.
‘Certamente – afferma Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive del Sacco di Milano – quella partita può essere stata un importante veicolo di contagio. Penso che l’epidemia sia partita prima, nelle campagne, durante le fiere agricole e nei bar di paese. Ma il fatto di concentrare decine di migliaia di persone della stessa zona nello stesso luogo può essere stato un importante fattore di diffusione’.