Il dottore che fu a capo dello staff sanitario dell’Italia spiega il suo punto di vista: ‘Quella data è stata prevista in Cina dove l’epidemia è cominciata prima’
Ripartire il 3 maggio è molto difficile, se non impossibile. E’ questo il pensiero di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale che è stato intervistato da Raisport.
‘Sembra incredibile che si parli di poter riprendere gli allenamenti in tempi stretti quando siamo in pieno contagio, non abbiamo neanche raggiunto il picco della virulenza e stiamo a discutere se possiamo cominciare gli allenamenti – sono le parole del dottore Castellacci –. Alcune squadre vorrebbero farle ed altre no. Ovvio che dovrebbero cominciare in una data da decidere in maniera uniforme. Non è giusto che molte squadre che oggi si trovano in quarantena dovrebbero essere penalizzate.
E sulla data del 3 maggio ipotizzata dalla Figc per la ripresa spiega: ‘Guardiamo alla Cina – continua il dottore Castellacci -. I campionati e la Champions asiatica furono sospesi molto tempo prima ed adesso hanno programmato la ripresa del campionato per il 3 maggio, la stessa data prevista da noi. Ma in Italia siamo partiti un mese dopo e con un tasso di contagiosità e di mortalità superiore’.