Il presidente del Torino lancia una proposta per non penalizzare gli abbonati che non hanno potuto assistere alle partite della stagione 2019/20, per la sospensione dei campionati a causa della diffusione del contagio da Covid-19
Il campionato è fermo, gli stadi sono chiusi, e le società non incassano. Questo è lo stato in cui versa il calcio italiano, travolto al pari dell’intero Paese, da quel “mostro” chiamato Coronavirus. Le società studiano diverse ipotesi per cercare di limitare i danni dovuti dallo stop forzato dei campionati, e si interrogano anche su quale siano le soluzioni migliori per non ledere anche i diritti dei tifosi che non possono assistere alle partite, e in particolar modo degli abbonati. Ed è Urbano Cairo, presidente del Torino, a lanciare la sua proposta. «Ieri ho parlato con alcuni giocatori – secondo quanto riportato dall’Ansa – che mi hanno chiamato responsabilmente. Dobbiamo trovare un punto di incontro perché ognuno deve fare sacrifici. Il Torino in questo momento non incassa nulla, ci deve essere un sacrificio da parte di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene. Io sono fiducioso».
Così Cairo ha risposto alla trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1 a una domanda relativa alle possibilità che, al pari di quanto accaduto alla Juventus, vengano ridotti gli ingaggi da corrispondere ai giocatori granata. Con riferimento, invece, agli abbonati allo stadio o alla pay tv, il presidente del Torino afferma: «L’abbonato ha diritto a essere rimborsato, dobbiamo studiare le forme». E a tal riguardo una possibile soluzione potrebbe essere quella di consentire nella prossima stagione l’ingresso allo stadio gratuitamente per un numero di partite pari a quelle non disputate nel campionato in corso. «Potrebbe essere una cosa da fare», ha affermato il numero uno del Toro.