Il presidente del Coni è pessimista sulla possibilità di ripresa della stagione dal 20 maggio: speriamo in quella data di avere una maggiore libertà di manovra, ma andare in aeroporto 3 volte a settimana la vedo più dura
Giovanni Malagò getta acqua sul fuoco della possibile ripresa del calcio il 20 maggio. La proposta è stata avanzata a più riprese dal ministro Spadafora e ci pensano seriamente diverse società. Adesso, però, il presidente del Coni smorza i facili entusiasmi, ritenendo difficile potersi muovere tre volte a settimana dal 20 maggio. E’ questa, in sintesi, la sua tesi, espressa al Corriere dello Sport.
“Si può ricominciare il 20 maggio? Deve essere confermato il discorso del capo della Protezione Civile – afferma Giovanni Malagò -: il problema non è solo la partita, ma che nelle squadre non ci siano infetti. Devono fare dei tamponi, tutti. Un eventuale positivo bloccherebbe tutto ancora una volta. Prima che questo avvenga voglio vederlo questo film”.
Ed ancora: “L’altra questione – prosegue – è che queste partite non si giocano in un’unica città. Che il 16 o il 20 maggio avremo una libertà di manovra diversa ce lo auspichiamo. Da lì ad andare in aeroporto tre volte a settimana la vedo più dura.. Capisco chi dice che sarebbe bello giocare al più presto per finire il campionato, poi però leggo le ragioni di presidenti che preferirebbero pensare già alla prossima stagione e non me la sento di dargli torto. Il calcio a porte chiuse, con 40 gradi all’ombra con 2 o 3 partite alla settimana… Al momento non la vedo facile”.