Gli effetti del Covid-19 cominciano a farti sentire anche per le società più importanti, e il presidente De Laurentiis mette in cig diversi lavoratori del suo club
Il numero uno del Napoli, Aurelio De Laurentis, vista la difficile situazione economica che sta vivendo il mondo del calcio italiano e per limitare le perdite economiche della sua società, derivanti dall’impossibilità di giocare e di conseguenza di incassare gli introiti legati alle partite, ha deciso – secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – di mettere in cassa integrazione 30 dipendenti del suo club per un periodo di tempo di almeno due mesi. Sospesa anche la modalità del lavoro da casa, che era stata utilizzata fino ai giorni scorsi. Oltre agli impiegati di ufficio fra i dipendenti in questione ci sono anche i magazzinieri.
Sulla questione del taglio degli stipendi, invece, tutto tace. De Laurentiis, infatti, non ha intrapreso alcuna mossa attendendo un eventuale accordo sindacale nazionale, che tuttavia ancora non è arrivato nonostante la decisione presa in Lega. Dopo il pagamento delle mensilità di febbraio il Napoli ha congelato quella di marzo, in attesa di trovare la giusta soluzione nell’interesse delle varie parti coinvolte. A questo, poi, c’è da aggiungere la questione delle multe richieste dalla società, per più di due milioni di euro complessivi, per il comportamento tenuto dalla squadra il 5 novembre dell’anno scorso.