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Coronavirus e solidarietà, Dossena: ‘Diamo il meglio nelle difficoltà, ci aspetta un mondo nuovo’

L’ex azzurro e Maldini nello ‘Special Team Onlus’ per garantire aiuti sanitari agli ex calciatori in difficoltà, un percorso unico in Europa. ‘Il Calcio propedeutico per il ritorno alla normalità’

Grande ex calciatore di Bologna, Torino, Sampdoria, Perugia e della Nazionale italiana, Beppe Dossena è stato campione del mondo azzurro nel 1982, campione d’Italia con i blucerchiati nel 1991 e vincitore della Coppa delle Coppe nel 1990.  Ha svolto altri ruoli come quello dell’allenatore, dell’opinionista televisivo, del dirigente, e anche del protagonista nel talent tv. Laureato in Scienze Politiche, oggi è impegnato con passione e coerenza  per migliorare lo Sport.

Vincenzo Martucci  sul numero di primaonline.it del 7 aprile ha approfondito alcuni concetti con lui, abbiamo ripreso quello della solidarietà. Con il suo “Special Team Onlus”, infatti Dossena è entrato nel progetto del nuovo Club Italia, sostenuto dalla Federazione. “Paolo Maldini e io abbiamo presentato questo progetto alla Figc e, da maggio, lo portiamo avanti insieme per garantire una serie di aiuti socio sanitari importanti per gli ex calciatori, comprese case di riposo per chi ha smesso l’attività ed è in difficoltà e, magari per pudore, non chiede aiuto. Si tratta di ex atleti di 40, 50 o 60 anni che non hanno guadagnato grandi cifre. Alcuni si ritrovano senza soldi per fare la spesa. Da italiani, siamo orgogliosi di questo percorso di responsabilità sociale, probabilmente unico in Europa per il connubio con la Figc”.

Non si può non parlare del coronavirus e il progetto di cui è artefice con Paolo Maldini diventa molto attuale. Dossena,rispondendo ad una domanda nel merito, precisa: “Sottolineiamo, intanto, che il calcio non è avulso dal contesto generale. Il primo obiettivo deve essere la salute, siamo legati alla ricerca per assicurarci un vaccino e una certificazione certa che ci permetta di riprendere la nostra vita. La parola solidarietà è importante, con questa ci sono anche aiuto, amicizia, coscienza della condizione della comunità. Tornare alla normalità sarà lunga e dura e ci ritroveremo in un mondo nuovo…“.

E il Calcio può aiutare a ricostituire questa normalità, riportando la gente a tifare per la propria squadra davanti alla tv”. Altra breve ma validissima considerazione di Dossena ad una specifica domanda: “Possiamo utilizzare quest’esperienza così difficile per crescere come persone. Succede molte volte che gli uomini in generale diano il meglio di sé proprio nei momenti più impegnativi. Noi italiani in particolare l’abbiamo dimostrato subito dopo le due Guerre”.

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