Rimandata alla prossima settimana la videoconferenza per tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia, volto alla ripresa degli allenamenti in vista della ripartenza del campionato di B. I club di B e di C sarebbero su posizioni diverse rispetto a quanto previsto per quello di A
Slitta a lunedì prossimo la riunione online, tra i club di serie B e la commissione medico scientifica, per stabilire un protocollo sanitario di garanzia teso ad assicurare una ripresa in sicurezza degli allenamenti per i calciatori e i tesserati dei club di B, in considerazione anche della quasi impossibilità, soprattutto in termini economici per la stragrande maggioranza dei club cadetti, a sostenere tutte le spese connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria da Codiv-19. Infatti alcuni dei problemi, che parrebbero insuperabili, sono tutti gli adempimenti, in tema di effettuazione dei tamponi, sanificazione continua dei luoghi di allenamento, e misure sanitarie da adottare nei centri sportivi, che renderebbero quasi insostenibili le spese per i club.
Il protocollo, adottato ieri pomeriggio per la serie A, verrebbe ritenuto dai club di B e C inarrivabile dal punto di vista fondamentalmente economico, ed è per questo che le due massime serie professionistiche del Paese hanno chiesto un incontro per arrivare ad una sorta di rimodulazione del protocollo stesso. Se è vero che per i club di serie A, con grandi disponibilità economiche e centri sportivi all’avanguardia, spese di questo tipo sono facilmente spalmabili nei costi di bilancio, il discorso diventa difficile per i club di B, e impossibile per quelli di C. Il protocollo approvato ieri, in buona sostanza, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un “gruppo squadra” formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente “negativo”. Accanto a ciò sono state disposte tutta una serie di prescrizioni molto stringenti per assicurare la massima sicurezza sanitaria.