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Elio Naso: “Stop alla burocrazia, servono sinergie e nuovi progetti. Il Calcio muove interessi…”

Le nostre interviste agli imprenditori per la ripartenza – Il titolare di Gymnasium E.T Club di Trapani: “Sono ottimista, con Trapani in Movimento già siamo proiettati nel futuro”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? 

“All’inizio assolutamente sì. Adesso invece, dopo sessanta giorni di quarantena rispettata dai cittadini, ritengo che sia arrivato il momento di prendere in considerazione i numeri della pandemia riguardanti ogni singola regione e fare ripartire le attività, rispettando il protocollo igienico sanitario”.

Come vede il suo futuro?

“Il mio futuro lo vedo positivo, non posso pensare altrimenti, nonostante sarà dura e difficile ripartire. Ritengo che, se abbiamo vissuto questo periodo in modo giusto e costruttivo, potremo essere bravi a ripartire con idee nuove che possono farci sperare in un futuro positivo”.

Quali timori? Quali progetti?

“L’unico timore che ho non dipende da me, ma temo gli effetti della comunicazione insistente dei mass media sulla pandemia che hanno prodotto una sorta di ipocondria diffusa nella popolazione. Dovremo essere bravi, soprattutto noi che gestiamo le palestre, a fare tornare il sorriso alle persone senza troppa paura di avere contatti. Abbiamo già un progetto per quanto riguarda la nostra attività imprenditoriale nel campo del fitness e nella gestione della palestra: “Trapani in movimento”. Si tratta di portare le attività di gruppo all’esterno, nei parchi e nelle belle ville della nostra città”.

Cosa direbbe ai suoi colleghi del settore?

“”Trapani in movimento” è un progetto condiviso con le migliori palestre di Trapani. Ritengo che in questo momento storico, se vogliamo rinascere tutti, la parola chiave è sinergia. Collaborare e fare squadra anche con i competitor perché se riusciamo a rialzarci insieme potremo tornare a sorridere tutti insieme e le nostre attività ripartiranno”.

La critica più forte che si sente di fare?

“Siamo molto lenti a livello economico. Giustifico che è un evento inaspettato ma stiamo pagando fortemente, e spero non tragicamente, la farraginosità e la lentezza della nostra burocrazia. Le imprese che devono quotidianamente avere a che fare con spese e costi fissi non possono permettersi uno stato democratico con questi vincoli e ritardi”.

La speranza più luminosa?

“Mi piace molto questa domanda, ci ho riflettuto molto in questo periodo; io ho una visione olistica e credo che in questo momento la consapevolezza sull’importanza e il rispetto della natura sia aumentato”.

Pensa che il Calcio debba ripartire?

“Io sono tifoso, abbonato in curva e seguo anche il portale trapanigranata.it. Ritengo il Calcio al momento non una priorità ma sono realista e obiettivo; gli interessi che girano nel mondo del Calcio hanno un peso specifico importante. Se il Comitato medico-scientifico si esprime positivamente si può anche ripartire, anche se io sarei propenso a finirla qui”.

 

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