Ormai è un braccio di ferro tra la Lega B e la Lega Pro, contraria alla riforma della cadetteria. Così, se non passa la B allargata, la C ha “prenotato” le retrocesse della B
Il presidente Ghirelli è contrario alla riforma della B allargata a 40 squadre che, di fatto, vedrebbe un ridimensionamento della “sua” serie C. E, così, la decisione di giovedì di dichiarare conclusa la stagione, prevedendo 4 promozioni in B, appare un segnale chiaro nei confronti della Federazione.
La serie C non vuole essere fagocitata, perché la B a 40 squadre la relegherebbe a rango di semiprofessionismo, come circa 40 anni addietro. Così, la Lega Pro si è “portarsi avanti”, dichiarando conclusa la stagione e promuovendo 4 squadre in B, le prime dei tre gironi più una quarta. Non sarà attraverso il sorteggio, come prospettato in un primo momento, ma i criteri devono essere ancora essere scelti pur se il Carpi appare in “pole” se verrà preferita la media punti.
La Lega Pro ha anche sancito che non ci saranno retrocessioni e ripescaggi, quindi, per riportare il numero delle partecipanti a 60 occorrono le quattro squadre retrocesse dalla B, a prescindere da come queste verranno scelte, se con la cristallizzazione della classifica in base alla media punti, ipotesi questa che riguarderebbe anche il Trapani attualmente al terzultimo posto, o portando a conclusione il campionato.
IL NODO DELLA D – Resta, però, un altro nodo, quello legato alle 9 squadre prime in classifica negli altrettanti 9 gironi di serie D. La Lega Dilettanti non ha ancora chiuso la stagione, anche se appare intenzionata a farlo e se adottasse la stessa decisione della Lega Pro, dichiarare promosse le prime in graduatoria, la Lega Pro si ritroverebbe “ingolfata”. Perché giovedì ha deciso di bloccare anche le retrocessioni dalla C alla D e gli eventuali ripescaggi. Con l’arrivo delle quattro retrocesse dalla B, quelle “ipotecate”, la Lega Pro rischia di ritrovarsi addirittura con 69 società al via per la prossima stagione. Anche se, poi, occorrerà capire quante saranno realmente le società che saranno nelle condizioni di iscriversi al prossimo torneo di terza serie, considerate le grandi difficoltà economiche di molte di queste.