Attesa per il via libera agli allenamenti collettivi. Il ritiro potrebbe durare due settimane e la serie B chiede supporto economico per sostenere le spese
Il via libera agli allenamenti collettivi dovrebbe arrivare già sabato, combinazione fra un prudente sì del Comitato tecnico scientifico e la sua traduzione politica sull’asse ministero della Salute-ministero dello Sport. Non è un sì alle partite, però si tratta di un passo avanti.
Intanto pure sette delle venti squadre di B avrebbero ricominciato gli allenamenti individuali facoltativi: tra queste c’è anche il Trapani. Si aspetta comunque il nuovo protocollo e la sua sostenibilità economica. La serie B, scrive la Gazzetta dello Sport, avrebbe chiesto alla Federcalcio un contributo per sopportare tutti gli obblighi delle norme. Alcune squadre avrebbero però già identificato la struttura potenzialmente in grado di ospitare il ritiro. Il Trapani allo stadio “Provinciale” o al centro sportivo “Roberto Sorrentino” non avrebbe la possibilità di far soggiornare i propri tesserati e quindi sarebbe costretta ad appoggiarsi ad una struttura esterna.
Secondo quanto riportato da Sky Sport e La Gazzetta dello Sport il ritiro blindato sembrerebbe che dovrebbe durare due settimane e non più tre, come inizialmente ipotizzato. La fase delle partite dovrebbe svolgersi in una sorta di autolockdown di tutti i protagonisti. Sarebbe possibile tornare a casa, ma dovrebbero essere ridotte il più possibile le occasioni sociali perché altrimenti si metterebbe a rischio tutta l’operazione.
Lo scenario più probabile a questo punto è: via libera del governo agli allenamenti collettivi in questo fine settimana con il protocollo di Spadafora pubblicato all’inizio della prossima; vertice con il mondo del calcio e dello sport convocato dal presidente del consiglio Conte; consiglio federale; via ai ritiri blindati.
Ora il pallone potrebbe passare al calcio, che dovrà decidere dove farlo rimbalzare tra Federazione e leghe. Serve il sì definitivo dei club e dei calciatori.