Il difensore a La Repubblica ha parlato delle tre realtà siciliane maggiori nelle quali ha militato: Palermo e Catania oltre agli anni trascorsi in granata
Minuto 96. Calcio di rigore. La palla pesa tantissimo, perché potrebbe consegnare 3 punti. In tanti si girano dall’altra parte, ma Christian Terlizzi prende il pallone sotto braccio, lo posiziona sul dischetto e… gonfia la rete, regalando i tre punti al Trapani.
E’ il finale di Trapani-Spezia 3-2 del 29 novembre 2014. Una partita rocambolesca che è ancora viva nella mente del difensore nato a Roma, ma siciliano d’azione. ‘A Trapani – ha spiegato a La Repubblica – rimango legato ad una partita contro lo Spezia, a cui tenevo molto, vinta per 3-2 con un rigore che ho calciato all’ultimo respiro. Un finale di gara indimenticabile. Ancora al 70′ eravamo sullo 0-0, e poi successe il finimondo: vincerla così è stato ancora più bello’.
E poi ha parlato di tutte le tre maggiori realtà siciliane nelle quali ha giocato. ‘Palermo e Catania sono due grandi piazze: entrambe hanno il supporto di tifosi appassionati e calorosi. A Palermo, c’è sicuramente grande trasporto ma più tolleranza. A Catania, invece, il tifoso è più esigente, a volte al limite della cattiveria. Trapani ha dimensioni diverse, ma la passione è la stessa: anche lì si fa molta polemica‘.