La società granata insieme ad Ascoli, Cremonese e Venezia è alla ricerca di una struttura che possa garantire in sicurezza l’eventuale ritiro da svolgere per la ripresa degli allenamenti
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il Trapani sarebbe ancora alla ricerca di un hotel nel caso in cui venga imposto dal protocollo sanitario per l’eventuale ripartenza il ritiro obbligatorio che potrebbe durare due settimane.
La società granata, infatti, non può ospitare i propri tesserati allo stadio “Provinciale” e neppure al centro sportivo “Roberto Sorrentino” e, quindi, si dovrebbe appoggiare ad una struttura esterna che dovrebbe mettersi a totale disposizione del club e del suo gruppo-squadra: il che comporterebbe delle spese economiche ben sostanziose. Secondo una stima della “rosea”, le due settimane di ritiro in quarantena costerebbero fra 80 e 120mila euro per ogni società. Cifre abbastanza corpose per i club della serie B, che si trovano anche a non ricevere incassi dal botteghino e faticano a ricevere anche le somme già pattuite con i propri sponsor.
Il rischio è che una positività in corsa possa però fermare tutto. In Germania, infatti, nella seconda divisione, la Dinamo Dresda è stata costretta a finire in quarantena per le due positività riscontrate fra i suoi giocatori.
Oltre al Trapani si troverebbero nella stessa situazione Ascoli, Cremonese e Venezia. Il Chievo Verona e l’Empoli resterebbero nei propri centri sportivi, mentre gli altri club avrebbero individuato l’hotel a cui fare riferimento.