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Trapani, la videochiamata nel segno dei gol

Felice Evacuo e Matteo Mancosu hanno intrattenuto il pubblico trapanese con una diretta su Instagram nel corso della quale hanno rivissuto alcuni momenti per loro importanti

Da un lato il capocannoniere della Prima Divisione della Lega Pro 2012/2013 e della Serie B 2013/2014 con il Trapani, dall’altro il re dei bomber della storia della Serie C. Matteo Mancosu e Felice Evacuo quando si tratta di mettere la palla in rete non hanno alcuna difficoltà nel raggiungere tale obiettivo.

I tifosi del Trapani hanno esultato nell’ultimo decennio per i loro gol complessivamente ben ottantuno volte. Un numero considerevole che non ha fatto mancare agli appassionati all’appuntamento con la videochiamata organizzata dalla società granata per rivivere il loro passato e la loro avventura al Trapani. I due bomber hanno creato i propri account Instagram proprio per l’occasione.

RIPRESA CAMPIONATO

Evacuo: «Alla fine non decidiamo noi. Speriamo che non sia stata la mia ultima partita contro di voi. Spero di chiudere alla grande con una bella salvezza».

Mancosu: «Sono a Chiavari e sembra che lunedì sia la volta buona per riprendere. Mi sto trovando molto bene qui. Siamo a metà classifica ed è un ottimo risultato».

L’APPRODO AL TRAPANI

E.: «A Trapani c’ero stato da avversario solo nell’anno in cui i granata sfiorarono la serie A. Un aneddoto mi lega a quella trasferta: alloggiavamo verso il litorale e la mattina della partita cercavo una chiesa. Stavo andando involontariamente verso lo stadio non conoscendo la città e mi rincorsero alcuni cani randagi. Quando a Parma il direttore Faggiano mi spingeva verso Trapani, io avevo in mente quella scena. Da quando sono qui sono stato da Dio: mai avevo fatto tre anni in una squadra. Solo a Benevento era capitato, ma perché si sperava sempre di vincere».

M.: «Io venivo dalla C2 ed ero contento di andare al Trapani. Boscaglia faceva all’inglese e trovammo subito l’accordo. Ho visto che la società era molta seria e quindi non ho avuto dubbi. C’erano tutte le componenti a posto per salire di categoria, come poi è accaduto. Ho abitato in via Fardella e vicino al Sorrentino».

MARCO TOSCANO

Evacuo: «È un ragazzo spettacolare. È fumantino, ma ci ha fatto divertire tanto lo scorso anno».

Mancosu: «Toscano è il punto di riferimento dello spogliatoio. Ha un ampio margine di crescita».

ANTIMO IUNCO

E.: «Io ci giocai insieme quando vincemmo con lo Spezia il campionato ai danni proprio del Trapani. Davvero fortissimo».

M.: «Iunco era di un’altra categoria e mi avrà fatto fare minimo dieci gol. Un grandissimo giocatore. Io dovevo solamente correre e mettere a segno».

PROMOZIONE DEL TRAPANI DELLO SCORSO ANNO

Evacuo: «Siamo nati per caso ed abbiamo remato tutti dalla stessa parte. Italiano poi è stato fenomenale ed ha costruito un’impresa straordinario. Ci ha fatto appassionare e dare più rispetto a ciò che avevamo».

Mancosu: «Per fortuna che siete riusciti a vincere. Non vedevo le dinamiche societarie in maniera positiva».

CAPOCANNONIERE DEL CAMPIONATO

E.: «Io divenni capocannoniere nell’anno in cui il Trapani salì a Cremona ed poi in un’altra occasione ho eguagliato Ciofani, con una tripletta all’ultima giornata».

M.: «Mister Boscaglia mi ha fatto fare il salto di qualità ed ha esaltato le mie caratteristiche. Un gioco che ci ha dato tante soddisfazioni a Trapani. Essere capocannoniere è stato fantastico, soprattutto in serie B, dove ero esordiente. Un’annata che non dimentico».

Nel corso della videochiamata Felice Evacuo ha raccontato anche le proprie emozioni per il record dello scorso anno, in cui diventò il calciatore ad aver segnato di più nell’intera storia della serie C: «Il record è un obiettivo che è nato con il tempo. Califano è un mio corregionale e lo vedevo come esempio: mai pensavo da giovane di superarlo. È diventato un obiettivo reale solamente quando mi sono avvicinato. Ricordo con piacere il rigore di Rieti dove lo pareggiai. Non tiravo solitamente i rigori e a Trapani avevo sbagliato con Catania e Catanzaro. In un primo momento mi ero allontanato, ma i compagni mi spinsero a battere il rigore: ho tirato senza pensare a nulla e andò bene. Con la Casertana poi si è ripresentata l’occasione e feci il record».

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