I venti club del campionato cadetto vogliono stringere i tempi per ripartire con il calcio giocato, ma il percorso è ancora irto di ostacoli
Venti su venti. È stato questo il responso che ha portato tutti i club di B ad esprimersi unanimemente per la ripartenza del campionato cadetto. L’Assemblea della Lega di B ha manifestato non soltanto la volontà di ritornare a parlare il linguaggio comune del calcio giocato, ma ha indicato al contempo – secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport – la data della ripartenza, ossia il 20 giugno, e cioè appena una settimana dopo dalla ripresa della serie A. Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma il voto dei club di B rappresenta un’indicazione di massima sulla data e la volontà di concludere regolarmente la stagione sportiva 2019/20.
Sul nodo allenamenti, mentre rimane la facoltatività di quelli individuali, più complicata appare la questione relativa alle attività di gruppo. E proprio a tal riguardo la B ha chiesto del tempo supplementare per poter riprendere le attività, e in particolare almeno 10 giorni in più rispetto al 18 maggio, data prevista per gli allenamenti collettivi dei club di A. Lasso di tempo ritenuto necessario per consentire ai club cadetti di approntare tutte le misure necessarie per ripartire in sicurezza. Se il campionato di B dovesse riprendere, come ipotizzato il 20 giugno, entro la fine di agosto il torneo potrebbe essere portato a compimento. Sono dieci le giornate rimanenti da disputare, compreso un turno di recupero, e i playoff e i playout.