Il ministro dello Sport si mostra molto prudente sulla ripartenza che dovrebbe avvenire il 13 del mese prossimo Tutto dipenderà dall’andamento della curva dei contagi
Il Codiv-19 continua a non far passare notti tranquille ai massimi dirigenti del calcio italiano e agli esponenti del Governo, che hanno una diretta responsabilità politica sulla gestione dello sport. Ed è in particolare il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ad affrontare la questione della ripartenza del calcio con i piedi di piombo. Spadafora – intervistato da CasaNapoli.net – partendo dall’affermazione che il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva fatto qualche giorno fa sulla sicurezza della ripartenza del campionato, ma non sull’altrettanta certezza relativamente alla conclusione dello stesso, Spadafora afferma: «Noi stiamo lavorando per fare in modo che una volta che possa ripartire, ma poi anche concludersi. La prudenza che abbiamo avuto dal primo giorno, che è stata interpretata da qualcuno in malafede, come volontà di non far ripartire il campionato di calcio. Invece c’era la necessità di farlo ripartire, ma farlo ripartire in sicurezza».
«Oggi quello che sappiamo – aggiunge Spadafora – è che ripartono, o almeno lo speriamo, gli allenamenti. In questo caso, però, dipende dalle squadre, non più dal Governo che ha consentito la riapertura degli allenamenti di tutti gli sport di squadra, non solo del calcio da lunedì. Dire adesso, un mese prima, che il 13 Giugno è data certa, questo è impossibile. La vera riapertura del Paese è quella che parte da lunedì, ma bisognerà vedere come ripartirà il paese, come saranno le curve del contagio, bisognerà vedere una serie di indicatori. Il mio auspicio è lo stesso del Presidente Malagò, ovvero che il 13 Giugno sia la data giusta. E faremo tutto il possibile per arrivare a quella data con un’apertura in tutta sicurezza. Per poterlo confermare e darla come notizia certa, bisognerà aspettare ancora qualche giorno».