L’allenatore della maggiore delle formazioni giovanili traccia un bilancio e non si dice rammaricato per lo stop al torneo, quanto più contento per i passi in avanti dei suoi ragazzi
La crescita del gruppo è più importante di quella dei singoli. Giuseppe Scurto, l’allenatore della Primavera del Trapani, lo ha ribadito nel corso di una intervista a mondoprimavera.com, nel corso della quale ha affrontato diversi temi.
A cominciare da quello che può essere definito come il grande rammarico della stagione. Trapani, per la prima volta nella sua storia, secondo in Primavera, ma fermato dal Coronavirus. ‘C’è molta soddisfazione e orgoglio per una stagione disputata oltre le nostre aspettative – ha ribadito l’allenatore granata -. I ragazzi sono cresciuti tanto, individualemnete e come squadra. Purtroppo siamo capitati in una situazione paradossale come questa, ma non parlerei di rammarico perché il lavoro portato avanti rimarrà e ciò che conta non sono tanto i risultati, che comunque fanno semore piacere, ma la crescita esponenziale del gruppo’.
Tra i punti di forza della Primavera del Trapani c’è la difesa, la migliore del torneo. Un risultato che è stato possibile raggiungere ‘in primis per la disponibilità al lavoro e al sacrificio dei ragazzi. Si sono impegnati molto e hanno dato disponibilità raccogliendo i frutti del loro lavoro e dello staff. Non bisogna dimenticare che noi siamo una matricola, l’anno scorso la prima squadra militava in serie C e le giovanili nel Campionato Berretti, il cui livello è oggettivamente inferiore e il salto è importante. Essersi calati in questo mondo così bene vuol dire che i ragazzi sono cresciuti tanto’.
Infine, ha spiegato come è nato il suo rapporto con il Trapani. Lo scorso anno lui era nelle giovanili del Palermo, assieme all’attuale direttore delle giovanili granata, Porchia. ‘Quando mi ha proposto di seguirlo a Trapani ho colto con entusiasmo l’offerta – conclude -. Quella granata è una società immportante e sono felice che mi sia stata offerta la panchina della Primavera’.
