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Peppe Carbonaro, con i suoi gol il Trapani tornò in D

Intervista esclusiva all’ex bomber granata protagonista dell’ascesa della squadra trapanese verso le promozioni degli anni successivi che l’hanno spinta al grande calcio

«Il passato non si dimentica». È una delle frasi spesso ripetute nelle curve d’Italia per mostrare il proprio amore storico verso i colori della squadra sportiva che sostengono.

Il Trapani nell’ultimo decennio ha conquistato due promozioni in serie B: le prime della sua storia ultracentenaria. Il sogno dei grandi palcoscenici del calcio a Trapani, però, non partì nel migliore dei modi con Vittorio Morace. Nei primi due anni di proprietà del “Comandante”, i granata retrocedono dalla serie D all’Eccellenza e poi l’anno seguente si salvano solamente ai play-out, in una classifica in cui pesavano i dodici punti di penalizzazione.

Si arriva quindi al 2007, dove si registra la svolta della gestione societaria guidata dal patron Vittorio Morace. Il Trapani punta a tornare in serie D ed affida la panchina al compianto Tarcisio Catanese, mentre a Giuseppe Carbonaro è stato assegnato il compito di mettere a segno i gol della ripartenza. Fu così, quel Trapani, anche grazie ai gol di Carbonaro riuscì a conquistare la promozione in serie D, obiettivo raggiunto grazie ai playoff.

Un’esperienza quella di Carbonaro a Trapani che così ricorda: «L’avventura con il Trapani è al primo posto nella classifica della mia carriera. I tifosi mi facevano stare bene e mi sentivo un idolo per loro. Tutt’oggi vengo ricordato da loro con messaggi e chiamate: ciò mi fa capire che c’è stima dei tifosi e ho fatto bene in quella piazza. Ho vissuto due anni bellissimi. Il primo anno è stato caratterizzato dalla vittoria del campionato, con l’inizio di una cavalcata verso il calcio che conta. Con tanti ex compagni mi scrivo e mi sento Nino Daì e Vincenzo Craccò su tutti, e, poi poco tempo, fa ho avuto modo di sentire Frank Domicolo dagli Stati Uniti».

Il 19 ottobre 2008, il boato dallo stadio Provinciale rimbomba per tutta la città. In quel giorno, in quella gara terminata poi in pareggio, Giuseppe Carbonaro mette a segno una rovesciata, le cui immagini indelebili finirono anche su Sky Sport: «La rovesciata contro il Rosarno – ricorda Carbonaroè stata la ciliegina sulla torta e viene considerato a Trapani uno dei migliori gol della storia del club granata. Ho un’emozione dentro incredibile per quel gol: molti trapanesi mi mandano diversi messaggi proprio con il video di quell’azione».  

A guidare quel Trapani promosso dall’Eccellenza alla serie D era Tarcisio Catanese, stroncato tre anni fa prematuramente per un infarto: «Catanese era unico – dice Carbonaro –, preparato e soprattutto una bravissima persona. Spesso ridevamo insieme e manca a me come a tutti i compagni di quel Trapani».

Un legame mai interrotto tra Peppe Carbonaro e la città di Trapani. In alcune occasioni, Carbonaro è poi tornato allo stadio Provinciale da spettatore: «Lasciato il calcio adesso lavoro in una fabbrica automobilistica tedesca, e, nello stesso tempo, fornisco al campo della ristorazione olio extravergine di oliva di mia produzione. Non ho mai smesso, però, di seguire il Trapani dopo il mio addio. Dopo che sono andato via, Trapani è rimasta la mia squadra del cuore: solo un tifoso può capire l‘amore per quella maglia… ed io sono un tifoso, un tifoso con un amore in più, quello di fare gol per il Trapani ed essere considerato un granata vero».

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