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Trapani, “con i conti bloccati sospenderemo l’attività”

La società lancia un grido d’allarme perché il rinvio della sentenza dal 28 maggio al 17 giugno rischia di “mettere in ginocchio la società”

Allarme rosso in casa Trapani. Lo precisa la stessa società in un comunicato avente ad oggetto l’approvazione del Bilancio 2019, ma che, di fatto, rappresenta un vero e proprio grido d’allarme per il finale di stagione.

“L’operatività della società rischia oggi di essere irrimediabilmente compromessa a seguito del provvedimento del Giudice emesso il 28 maggio scorso, con il quale è stata posticipata al 17 giugno l’udienza, relativa alla questione che ha portato al blocco dei conti correnti del Trapani. Un rinvio che rischia di mettere in ginocchio la società e la sua intera attività, poiché è del tutto evidente che  con i conti bloccati è impossibile, tra l’altro, l’attuazione delle necessarie procedure sanitarie, imposte dalle disposizioni governative, per la tutela della salute degli atleti e dell’intera squadra, comportando la sospensione immediata di tutte le attività aziendali/societarie, nonostante l’annuncio della ripresa del campionato per fine giugno. Il Trapani si è visto costretto a depositare immediata istanza al giudice per chiedere la definizione del contenzioso, al fine di potere scongiurare la drammatica ipotesi di fermo dell’attività”.

Questo il passaggio che allarma la tifoseria. Quello del fermo dell’attività è diventata una ipotesi. Magari non sarà il piano B o C, ma già il fatto stesso che venga presa in considerazione evidenzia le difficoltà. Peraltro nate anche da altri fattori. Ed in questo caso la società, nel suo comunicato, elenca i protagonisti: La Fm Service, il blocco del campionato per via del Coronairus con il conseguente stop agli introiti delle sponsorizzazioni, l’emergenza Coronavirus che ha avuto “effetti devastanti” per l’Alivision.

Al tempo stesso la società ringrazia il sindaco Tranchida per aver sbloccato un contributo risalente al 2018 attraverso il quale è stato possibile pagare gli stipendi arretrati ai diendenti, con i quali la società si è scusata “per il disagio causato dal ritardo dei pagamenti”. Infine, la conferma dell’assemblea pubblica dal titolo “A chi sta a cuore il Trapani Calcio” da svolgersi in città a metà giugno. ‘Sarà questa l’occasione per un confronto pubblico che deve rappresentare un incoraggiamento necessario per la squadra e per tutto il team sportivo in vista della ripresa del campionato per il quale l’obiettivo rimane la salvezza della categoria’.

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