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Trapani, con il Frosinone Carnesecchi è il migliore per… distacco

Gara senza acuti per i granata che pagano la lunga pausa per il Covid-19. L’unico ampiamente sopra la sufficienza è il portierone che salva il risultato su Rhoden

CARNESECCHI 7. L’estremo difensore si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Anche il Frosinone era con il fiato corto, come i granata, ma quando i laziali hanno tirato in porta, con Tabanelli e Rhoden, lui ha “timbrato il cartellino”.

PAGLIARULO 6. Buon primo tempo per il capitano che riprende il posto al centro della difesa. Ferma gli attacci avversari con ottima scelta di tempo. Peccato per il “giallo” beccato a tempo scaduto che gli farà saltare la prossima con il Pordenone

BUONGIORNO 6. Gli attaccanti del Frosinone non gli danno particolari problemi e nel primo tempo lo si vede spesso anche nella metà campo avversaria. Rischia quando si addormenta nella ripres e si fa anticipare da Paganini, ma il frusinate aveva toccato il pallone con la mano.

PIRRELLO 5,5. Come i compagni di reparto, non ha particolarmente sofferto. Prende mezzo voto in meno soltanto perché ha commesso qualche sbavatura in più rispetto ai compagni.

KUPISZ 5.5.  Tanti, troppi cross fuori misura. Del resto, giocando sulla fascia, o si è in buone condizioni fisiche e si riesce a saltare l’avversario, o si rischia la legge del contrappasso. In questo caso si è salvato perché il Frosinone era in condizioni peggiori rispetto ai granata

COULIBALY 5,5. Sicuramente meglio rispetto alle partite che hanno preceduto la sosta. E’ pià presente sia in fase di interdizione sia di costruzione. Però qualche passaggio a vuoto c’è ancora e per poco, in uno di questi, non faceva partire il contropiede dei laziali (dall’82’ ALOI, sv. Gioca sono 8 minuti, però almeno si rivede in campo dopo quasi sei mesi)

ODJER 6. Castori gli affida la regia della squadra e lo si capisce sin dal primo pallone giocato. Si batte tanto, ma l’impressione è che possa rendere meglio avendo Togò al suo fianco e, quindi, liberandosi dei compiti tipici di colui che debba importare (dal 65′ SCAGLIA 6. Questa volta gioca più minuti rispetto a quelli abituali. Castori gli chiede più tecnica e lui ci prova, andando sulla fascia e cercando lo spazio per battere a rete.

COLPANI 6. Gioca bene il primo tempo. Interviene in fase difensiva e si propone in avanti con un paio di cross interessanti. Poi si spegne, fino a quando Castori decide di richiamarlo per mandare in campo Togò. (dal 57′ TAUGOURDEAU 5,5. Da lui ci si attende sempre qualcosa in più, perché ja le capacità per cambiare le partite. Questa volta Castori lo manda in panchina e quando entra non trova il modo di guidare la squadra per mano a quella vittoria che rappresentava il grande obiettivo).

GRILLO 5,5. Come per Kupisz, la condizione fisica è tutto e l’impressione è che sia indietro. Non si è certamente risparmiato, provando qualche sgroppata e cercando di mettere in mezzo un paio di palloni interessati. Su uno di questi Pettinari non ci è arrivato per poco. (dal 82′ BIABIANY, sv. Gioca 12 minuti, recupero compreso, e non poteva incidere. Però è servito per chiudere la polemica, avviata dal patron Petroni, sul ritardo del suo rientro).

DALMONTE 5,5. Preferito ancora una volta a Biabiany, si vede che l’intesa con Pettinari cominicia ad esserci. E’ parso evidente, però, che la condizione fisica è ancora indietro ed il Trapani non può permettersi di attendere che tutti i calciatori la ritrovino. Doveva essere già capace di correre, perché ha, anzi aveva, davanti 10 finali. Adesso sono 9. (dall’82’ EVACUO, sv. Anche lui gioca solo 12 minuti e soltanto ad un paio di giri di lancette dalla fine gli arriva in area un pallone sul quale ha provato ad avvitarsi).

PETTINARI 6. E’ sempre lui. C’è in ogni zolla del campo, imposta l’azione uscendo dall’area di rigore, incassa i falli che fanno salire la squadra ed ammonire i rivali. E poi è suo l’unico vero tiro in porta del Trapani. Quel tiro a giro che, poi, proprio in porta non è, perché la palla è finita di poco sopra la traversa.

CASTORI 6. Ha stupito tutti lasciando Taugourdeau in panchina. Ha dato l’impressione di provarle tutte e chiedeva ai suoi calciatori determinati movimenti che non avvenivano. Forse avrebbe potuto mandare dentro Evacuo prima, ma, alla fine, non gli si può imputare nulla. Forse era veramente l’unico che credeva nel successo.

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