L’attuale dg dell’Arezzo vanta un’esperienza pluridecennale, tra il Perugia di Gaucci e l’Ancona, di cui fu presidente, che portò prima in A e poi al fallimento
Una vita dietro alle scrivanie, con tante gioie e anche dolori, come 53 giorni di carcere in seguito ad una delle tante inchieste che, nel corso degli anni, lo hanno visto protagonista.
Ermanno Pieroni, attuale direttore generale dell’Arezzo, sarebbe tra i candidati per rivestire l’incarico di direttore sportivo del Trapani nella prossima stagione, così come riporta TuttoC. Settantacinque anni passati sempre “a tutta”, la vita di Pieroni somiglia alla trama di un film.
Nel mondo del calcio ha fatto di tutto: l’arbitro fino alla serie C, il talent scout scoprendo l’ex portiere Luca Marchegiani, il direttore sportivo, il presidente ed adesso, all’Arezzo, il direttore generale. A Taranto nominò presidente della squadra il padre della compagna, ad Ancona litigò con gli ultrà per una ragazza. A Perugia, in coppia con Gaucci, creò una coppia eslosiva: dal 1993 al 2000 fu lui a scoprire calciatori come Nakata, venduto per 140 miliardi delle vecchie lire.
Ad Ancona prese la squadra in C2 e la portò in A di corsa, in tre anni. Poi successe di tutto: via-vai di calciatori, la retrocessione ed il fallimento che portarono alla condanna a 4 anni di Pieroni per diversi reati, dalla bancarotta fraudolenta alla distrazione fino alla truffa ed alla tentata truffa aggravata.
Adesso, invece, è all’Arezzo, società che ha concluso al 9° posto il campionato di serie C rinunciando ai playoff, dove dice di aver cominciato la sua terza fase nel mondo del calcio.