
La rottura è ormai bella che consumata, con i sostenitori granata che si scagliano contro Alivision, anche e soprattutto per la penalizzazione
Tifosi da un lato, accanto all’allenatore ed alla squadra. Alivision dall’altra. E’ quanto avviene oggi a Trapani, perché se a causa delle gare a porte chiuse a causa della pandemia da Coronavirus i tifosi non hanno la possibilità di far sentire la propria voce al campo, lo fanno a maggior ragione attraverso i social. Ed è proprio qui che la rottura tra la società ed i tifosi ormai appare del tutto insanabile.
I due punti di penalizzazione inflitti al Trapani per il ritardo nei pagamenti degli stipendi hanno fatto aumentare il ritardo dai playout da 3 a 5 punti, con il serio rischio che questa penalizzazione si possa rilevare determinante per la retrocessione dei granata. Del resto, recuperare 5 punti, 6 nei confronti della Juve Stabia per via dello scontro diretto negativo, avendone a disposizione in tutto ormai solamente 15 non rappresenta proprio una passeggiata di salute. E sui social non si risparmiano critiche feroci alla società.
Da Facebook a Twitter, infatti, è un coro unanime contro l’attuale proprietà che, se da un lato ha avuto il merito di rilevare il Trapani lo scorso anno dalla Fm Service e di riuscire ad iscrivere la squadra in B, dall’altro, però, ha commesso una serie di errori che hanno determinato l’attuale posizione di classifica, con l’aggravante poi proprio dei due punti di penalizzazione inflitti. Peraltro, aumentati da uno a due in Appello.
