Il consigliere delegato all’area sportiva ritiene che la società granata abbia agito con correttezza nei confronti dei giocatori trapanesi
La notizia della messa in mora dei giocatori nei confronti della società granata ha scosso parecchio l’ambiente trapanese. Tra i dirigenti del Trapani ha preso la parola Lorenzo Petroni, figlio del patron Fabio e consigliere delegato all’area sportiva della società granata: «Io vorrei che si sapesse che la scadenza del 15 luglio è stata rispettata e che sono stati pagati i dipendenti fino a maggio. La squadra ha ricevuto la mensilità di marzo e riceverà maggio entro fine luglio. La mensilità di aprile, al contrario di tante società, è stata spostata e non è stata fatta rinuncia. È per questo che non mi aspettavo un gesto come quello della messa in mora, proprio un giorno prima della partita».
«La prossima settimana – conclude Lorenzo Petroni intervistato dal Giornale di Sicilia – parlerò con la squadra per capire il perché e chiudere positivamente questa storia ma ora dobbiamo pensare solo alla partita».