Gli imprenditori operanti nel settore della grande distribuzione hanno comunicato di non essere più interessati dopo aver ricevuto i documenti
Come in una gara di ciclismo, con gli sfidanti che, mano a mano, si staccano. E’ quanto sta accadendo nella “corsa” all’acquisizione del Trapani, perché più ci si avvicina alla scadenza di lunedì 24 per l’iscrizione al campionato, più i possibili pretendenti si staccano.
L’ultimo in ordine di tempo è il gruppo imprenditoriale, operante nella grande distribuzione, della famiglia Gabrielli, titolare di diversi marchi, tra cui la catena di supermercati Tigre. Si erano fatti avanti con il sindaco Tranchida, cui Petroni aveva demandato la possibilità di trovare degli acquirenti, ma non appena il primo cittadino gli ha fatto avere i documenti necessari per l’acquisto, il gruppo Gabrielli si è tirato indietro. Non è chiaro, al momento, il motivo, se legato ad un cambio di rotta degli imprenditori oppure per le difficoltà eventualmente riscontrate nei documenti ricevuti dal sindaco.
Sta di fatto che, adesso, sono già due i rinunciatari. Il primo in ordine di tempo era stato Andrea Bulgarella, ancora una volta accostato al Trapani nel momento del bisogno ed adesso il gruppo Gabrielli. In corsa, pertanto, resterebbero in due: l’ex presidente Giorgio Heller, a capo di una cordata di imprenditori, ed il gruppo che fa riferimento a Giuseppe Sottile che gestisce i supermercati Decò a nell’hinterland trapanese. Sullo sfondo, poi, c’è l’altro ex presidente Pino Pace. La sua lettera inviata domenica lascia intendere che vorrebbe tornare, ma non chiarisce se a capo di un’altra cordata di imprenditori o, invece, soltanto con un incarico formale, come era avvenuto con Alivision a gennaio.